STORIA DEL PALIO: MINISTRO E CARNACCIA, COMPARI NEL CAMPO E...SUL ROGO

News inserita il 20-06-2022 - Palio - Rubrica Storia del Palio

La carriera del 2 luglio 1747 ed i suoi buffi strascichi.

La premessa, in questi casi, è necessaria: al contrario di quanto il titolo possa fare pensare, in questo articolo non racconteremo storie cruente di persone arse vive, ma narreremo un particolare episodio di storia paliesca nel quale emerge ancora una volta la fine e pungente ironia dei senesi, soprattutto nei confronti di chi viene considerato traditore. Protagonisti di questo racconto, relativo alla carriera di luglio del 1747, sono due fantini dell’epoca, Giuseppe Rabazzi detto Carnaccia che correva nella Pantera, e Giovanni Rossi detto Ministro fantino dell’Oca. La vittoria di quel Palio arrise all’Oca, proprio con Ministro, che già tre anni prima aveva riportato il successo in Fontebranda al termine di una corsa rocambolesca culminata con un’azione circense dello stesso Ministro, autore di uno scavallamento ai danni di un altro fantino, fatto addirittura volare dentro Piazza.

Tornando al Palio del 1747, grande favorita era la Torre, che ebbe in sorte un forte soggetto di Domenico Bambini, cappellaio, detto Bomba. In Salicotto, la vittoria era così certa che i contradaioli iniziarono a preparare i festeggiamenti ancora prima della disputa del Palio. I torraioli, non fecero però i conti con la diabolica accoppiata Carnaccia – Ministro, alleati nell’occasione per impedire il successo di Salicotto: in corsa, Carnaccia si preoccupò solo di ostacolare e fermare Bechino, fantino della Torre, facilitando oltremodo il successo del compare Ministro. La Torre tornò a casa con le pive nel sacco ma i suoi contradaioli si rimboccarono immediatamente le maniche ed iniziarono i preparativi per organizzare la ricorsa di agosto, solitamente di competenza della contrada vittoriosa di luglio, in modo da prendersi una rivincita nei confronti dell’Oca. La carriera dell’Assunta fu alla fine vinta dal Montone, ancora con Ministro, ma in Salicotto si fecero comunque grosse feste, culminate con la costruzione di un enorme carro sormontato da un’alta torre dalla quale penzolavano due fantocci dalle sembianze degli odiati Ministro e Carnaccia, bruciati poi di fronte al pubblico ludibrio.

Davide Donnini

Foto www.ilpalio.org

 

 

 

 

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