STORIA DEL PALIO: 29 GIUGNO 1951, L'INCREDIBILE TRATTA CON SOLI 4 CAVALLI

News inserita il 25-12-2024 - Palio - Rubrica Storia del Palio

La Pantera, con Ciancone e Archetta, ottenne la vittoria in quella Carriera 

Negli anni in cui il protocollo equino con il suo elevato numero 111 di cavalli iscritti non era neppure lontanamente nei pensieri dei senesi, non era raro il verificarsi, la mattina della tratta, di situazioni oggi assolutamente impensabili. Così, il 29 giugno 1951, al momento della chiusura delle operazioni di presentazione dei cavalli, erano presenti all’Entrone appena 4 soggetti; dopo una frenetica attività di ricerca, si riuscì a raggiungere quota 14 e le batterie, seppur con notevole ritardo, poterono regolarmente disputarsi. Nonostante l’esigua quantità di soggetti a disposizione, i capitani riuscirono a comporre un lotto discreto, con la presenza di tre punte, toccate in sorte alle contrade con il digiuno più lungo: alla Selva andò la vecchia Salomè, al Bruco Niduzza, l’ultima vincitrice sul tufo ed alla Pantera l’inedita ma chiacchierata Archetta.

Per ciò che riguardava le monte, la dirigenza di Barbicone ricompose con Rompighiaccio l’accoppiata regina 11 mesi prima, in Stalloreggi arrivò Ciancone che scese dalla Tartuca mentre in Vallepiatta si dette fiducia ad un giovane fantino siculo, Francesco Cuttoni detto, a causa di ben evidenti caratteristiche fisiche, Mezzetto che, proprio per la sua stazza “tascabile”, fu obbligato ad indossare per la passeggiata storica la montura di un bambino anziché il normale vestito del fantino nel quale sarebbe sicuramente…scomparso! Le altre contrade che si presentarono al canape furono la Tartuca con Stellina e Ranco, la Giraffa con Dorina ed il secondo dei tre fantini debuttanti, Ferdinando Castellani detto Gelato visto solo in quell’occasione sul tufo, la Torre con Gina e Ganascia, la Chiocciola con Titina e Bazza, il Montone con Fato e Terribile, l’Oca con Marcellina e Biondo ed il Nicchio con Volpe ed il terzo esordiente, Imolo Naldi detto Falchetto. 

La carriera fu totalmente dominata dalla Pantera che condusse dalla mossa, con l’ennesimo capolavoro del Gentili che colse tutti impreparati, mettendo sin da subito un’ipoteca sulla vittoria, sino al bandierino finale. Provarono ad insidiarlo prima il Nicchio, almeno fino al Casato, dove Falchetto finì la sua corsa, e poi Selva e Torre che, nonostante gli sforzi di Mezzetto e Ganascia, finito pure lui a terra all’ultimo Casato, non riuscirono ad insidiare Archetta che bagnò così il suo debutto in Piazza con un successo, neppure troppo sorprendente.

Davide Donnini 

Foto www.ilpalio.org

 

 

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