STORIA DEL PALIO: 2 LUGLIO 2012

News inserita il 23-04-2019 - Palio - Rubrica Storia del Palio

La vittoria di Ivanov, barbero scomparso pochi giorni fa.

Pochi giorni prima della Pasqua è giunta in città la notizia della scomparsa, all’età di 16 anni, del cavallo Ivanov, ed il miglior modo per ricordarlo è quello di rivivere la carriera del 2 luglio 2012 che lo vide uscire vittorioso per i colori dell’Onda con Trecciolino. Già prima di quel Palio, Ivanov risultava essere un cavallo chiacchierato, tanto per le sue buone prestazioni in provincia (nel 2010 aveva vinto con Gingillo il palio di Castel del Piano per il Monumento), quanto per la bella carriera disputata nel Leocorno con Scompiglio nell’agosto 2011 quando, dopo aver condotto per tutto il primo giro, dovette arrendersi soltanto allo strapotere di Fedora Saura. Così, quando venne assegnato all’Onda, capitan Coppini scelse per lui la monta di Trecciolino, costituendo l’accoppiata perfetta per provare a riportare il cencio in Malborgehtto dopo ben 17 anni di digiuno.

Fu quello un Palio particolare, con due contrade che non poterono partecipare alla carriera: la prima a rinunciare fu la Tartuca, il cui cavallo Lamagno, patì un problema durante la quarta prova; successivamente dovette dare forfait la Chiocciola a causa dell’infortunio accertato dalla commissione veterinaria al barbero Nestore de Aighenta poche ore prima della disputa del Palio.

Agli ordini di Natale Chiaudani, mossiere alla prima ed ultima apparizione sul verrocchio e ricordato forse più per la sua pipa in bocca e per i suoi completi dai colori improbabili che per la bontà delle su e mosse, si schierarono quindi solo otto contrade: l’Onda al primo posto, seguita dall’Aquila con MIssisippi e Tittia, la Giraffa con Moedi e Brio, il Drago con Lampante e Scompiglio, la Selva con Indianos e Voglia, il Leocorno con Magic Tiglio e Nappa II, il Nicchio con Misteriosu e Girolamo ed il Bruco di rincorsa con Mississippi e Gingillo. Pochi minuti per assestarsi, il tempo di una forzatura del Nicchio, e la carriera poté partire. La mossa fu giovanissima, con il Bruco almeno un paio di metri fuori dal verrocchino al momento dell’abbassamento del canape, dal quale fu proprio l’Onda ad uscire per prima, precedendo Aquila e Giraffa. Da quel momento il Palio non avrà più storia con Trecciolino attento a controllare la situazione nei tre giri, mentre nelle retrovie Aquila e Giraffa si sorpasseranno a vicenda, ed il Nicchio sarà protagonista di una gran rimonta che lo porterà a concludere la corsa al secondo posto senza mai però impensierire l’Onda. L’unico brivido a Gigi Bruschelli glielo porterà proprio Ivanov che, all’ultimo San Martino, incapperà in un pericoloso inciampone, ma l’abilità di Trecciolino, che riuscirà a tirare su il cavallo con la forza delle braccia, eviterà agli ondaioli la beffa clamorosa. Per Ivanov, quella del 2 luglio 2012, sarà l’ultima apparizione sul tufo, in quanto un problema fisico lo toglierà sin troppo presto dalla scena paliesca.

Davide Donnini

Foto tratta da www.ilpalio.org

 

 

 

 

 

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