STORIA DEL PALIO: 2 LUGLIO 1906

News inserita il 17-06-2022 - Palio - Rubrica Storia del Palio

Il primo successo di Picino nell'Oca e la "questione totalizzatore"

L’avvicinamento alla carriera di Provenzano inizia con alcuni racconti di storia paliesca che vi accompagneranno nei giorni che ci porteranno verso il tanto atteso 29 giugno. Iniziamo oggi narrando gli eventi del 2 luglio 1906, Palio caratterizzato da alcuni eventi piuttosto particolari. Partivano con i favori del pronostico la Pantera, che dopo soli due anni dal successo del 1904, ebbe nuovamente in sorte Ida, e la Tartuca con il veterano Stornino.

Durante le prove emerse prepotentemente il Nicchio, il cui soggetto, un baio di Vittorio Bonelli, faceva ben sperare il popolo dei Pispini. La carriera, come spesso succede, diede però un esito ben diverso. Martellino e Zaraballe, fantini di Pantera e Tartuca, videro compromesse le loro chance di vittoria rimanendo al canape, dal quale, più pronti a partire furono Benvenuto nella Lupa e Scansino nel Nicchio, seguiti a ruota da Nappa, fantino dell’Aquila. I tre fantini diedero vita ad una lotta senza esclusione di colpi che non fece altro che favorire il quarto incomodo, Picino nell’Oca, su un soggetto di proprietà del fantino Bozzetto, che attendeva eventi favorevoli, prontamente arrivati alla fine del secondo giro. Una volta guadagnata la testa, per l’Oca fu un gioco da ragazzi conquistare la vittoria che segnava l’inizio del lungo sodalizio tra la contrada di Fontebranda ed il fantino laziale che tante soddisfazioni portò ad ambo le parti. Chi, invece, passò un brutto quarto d’ora fu Scansino che, nel dopo Palio, dovette subire le rimostranze dei nicchiaioli. Solo l’intervento della forza pubblica salvò il malcapitato fantino da un poco gradito passaggio verso “Busseto”. La curiosità di questo Palio riguarda una bizzarra richiesta, oggi certamente considerata un’eresia, giunta in prefettura nei giorni precedenti la carriera, quella relativa all’installazione di un totalizzatore per le scommesse in Piazza. Il prefetto, vista la particolarità della questione, passò la palla alla Giunta comunale che rispedì la richiesta al mittente ritenendo il Palio “per sua natura e tradizione causa di rivalità, per cui non sarebbe opportuno introdurre, con il totalizzatore, ulteriori elementi di contrasto e lotta”.

Davide Donnini

Foto www.ilpalio.org

 

 

 

 

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