Prestazione super degli ospiti (14 su 28 nelle triple), che prendono il largo nel secondo periodo. Tra i biancoverdi, ancora un ottimo Tognazzi (29 punti)
NAMED MENS SANA-ENDIASFALTI AGLIANA 88-97 (24-27; 36-54; 58-77)
MENS SANA: Buca 4, Pannini 13, Iozzi 10, Lazzeri, Menconi 18, Benincasa 5, Milano 1, Sabia 8, Tognazzi 29, Bacci. All: Binella.
AGLIANA: Nesi 14, Mucci, Zita 5, Bruno 20, Cinalli 3, Bibaj ne, Razzoli 17, Nieri 8, Tuci 7, Bonistalli ne, Cannone ne, Tommei 23. All: Mannelli.
Arbitri: Biancalana e Marabotto (Pi)
Dopo Lucca, anche Agliana fa valere al palasport la legge del più forte e strappa i due punti alla Mens Sana.
L’avvio di gara, in verità, aveva fatto sperare nell’ennesimo miracolo da parte della squadra di Binella, sorretta da Sabia e dallo stesso Tognazzi e lanciata sul 19-13 dalla tripla di Iozzi. Lì iniziava la serie, pazzesca, di tiri dalla lunga distanza che spaccavano in due la partita: prima Bruno e Razzoli, poi Tommei, Tuci e Nesi, per un parziale che spezzava le ossa (41-63 in avvio di ripresa) a una Mens Sana arrivata probabilmente col fiato corto alla sua terza partita in appena otto giorni.
Ci provava Pannini, da buon capitano, a rianimare la serata di viale Sclavo, segnando anche lui tre volte da oltre l’arco dei 6,75 e innescando un momento di caos generalizzato nel quale venivano meno i nervi dell’ex di turno Bruno, sanzionato di fallo tecnico (l’arbitraggio non ha inciso sul passivo dei mensanini, ma certo non ha brillato per qualità di scelte in alcuni frangenti) e rientrato in panchina “accompagnato” dalle proteste dei tifosi di casa. Menconi faceva 2+1 con un canestro concesso ad occhi chiusi dai due in grigio e riportava la Named sul 58-71 al 27’, ci pensava però Tommei a spegnere puntualmente il fuoco dei senesi ogni qualvolta l’odore del rientro in partita era vicino.
L’ultimo assalto nel quarto conclusivo, firmato da Tognazzi (78-87 a 4’ dalla sirena, poco dopo arrivava però il suo quinto fallo) si scontrava con la lucidità ospite dalla lunetta e quando Menconi riportava la Mens Sana sull’86-93 mancava il tempo per coronare l’ennesima rimonta.
Matteo Tasso