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RICOVERO IN OSPEDALE: COME FUNZIONA E DIRITTI DEL PAZIENTE

News inserita il 25-05-2023

Accesso ai servizi sanitari, esigenze di salute e condizioni cliniche

L'accesso ai servizi sanitari è un diritto di tutti i cittadini, così come previsto dalla legge, ma è importante conoscere le diverse opzioni di ricovero ospedaliero disponibili così da trovarsi pronti e riuscire ad affrontare, lì dove previsto, il pagamento delle spese necessarie alla degenza. Spese che, se in possesso di un’assicurazione sanitaria che copra sia il soggiorno in ospedale che la malattia, possono essere ridotte se non addirittura azzerate in base ai termini previsti nel contratto.
In Italia, tuttavia, il Servizio Sanitario Nazionale garantisce il ricovero ospedaliero a tutte le persone, a seconda delle esigenze di salute e delle condizioni cliniche. Esistono diverse tipologie di ricovero ospedaliero, come il ricovero d'urgenza, il ricovero ordinario, il ricovero programmato e il ricovero in day hospital.
Scopriamo insieme come funzionano e quali sono i diritti di ogni paziente.

Il Day Hospital
Il day hospital è un tipo di ricovero programmato che offre prestazioni diagnostico-terapeutiche e riabilitative senza costringere il paziente a pernottare all’interno della struttura sanitaria. Il paziente può effettuare diversi accessi, anche in modo non continuativo, per un massimo di 12 ore nella stessa giornata. Nonostante la breve permanenza, il paziente riceve assistenza con erogazione di prestazioni multi-professionali e pluri-specialistiche non eseguibili in ambulatorio.

Cos’è e come funziona il ricovero d’urgenza
Il ricovero d'urgenza viene effettuato in casi di incidente o di malore improvviso, su disposizione del medico di guardia del Pronto Soccorso. Il medico valuta l'urgenza clinica del paziente e dispone il ricovero immediato. Se non sono disponibili posti letto, il personale cerca di ricollocare il paziente in altre strutture. Non è prevista alcuna autorizzazione preventiva per il ricovero d'urgenza, ma l'ospedale deve comunque ricevere tutta la documentazione relativa allo stato di salute del paziente (ossia la sua scheda sanitaria) entro tre giorni dal ricovero. Questa può essere richiesta dall’ospedale al medico di famiglia o al medico curante.

Ricovero programmato in ospedale: come funziona?
Il ricovero programmato è deciso direttamente dal reparto che ha già avuto in carico il paziente per una precedente visita ambulatoriale o per un ricovero, ed è generalmente programmato nel tempo. Il paziente viene inserito in una lista d’attesa in tutti i casi in cui patologie e/o quadri clinici non richiedano interventi d'urgenza. La programmazione avviene nel rispetto dell'ordine cronologico di presentazione della proposta per casi simili e della tipologia, gravità e caratteristiche della malattia.

Come funziona il ricovero ordinario in ospedale
Il ricovero ordinario è previsto per il trattamento di patologie non urgenti o per altre condizioni di salute per cui è necessario effettuare analisi più approfondite non eseguibili in ospedale. La prescrizione del ricovero ospedaliero è necessaria e deve essere fatta dal medico di famiglia, che prepara una relazione sulla scheda predisposta dal medico della guardia medica che è andato in soccorso del paziente o da qualsiasi altro specialista medico. La scheda deve specificare il motivo del ricovero e includere tutti gli accertamenti diagnostici e di laboratorio già effettuati dal paziente. L'accettazione dell'ospedale provvede a interessare il reparto di competenza, il medico del reparto provvede al ricovero immediato oppure all'inserimento in una lista programmata di ricovero, gestita dal primario del reparto. Il paziente sarà esentato dal pagamento del ticket.

Le dimissioni dall'ospedale
La decisione di dimissione del paziente dall'ospedale spetta al medico. Se il paziente desidera essere dimesso contro il parere dello stesso, dovrà rilasciare una dichiarazione scritta contenente anche il motivato parere contrario del medico, che sarà conservata in ospedale per qualsiasi evenienza. Per i pazienti minorenni e per gli interdetti, la decisione spetta ai familiari.
Se, invece, il primario decide di dimettere il paziente, quest'ultimo deve lasciare l'ospedale. Tuttavia, il paziente può richiedere il ricovero in altro ospedale, rivolgendosi al primario e poi al direttore sanitario.

 

 
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