TANTI SPUNTI PER LE DIRIGENZE NEL POMERIGGIO DI MONTICIANO

Cavalli nuovi e giovani fantini sugli scudi al Tamburo.

Il primo atto del tour de force di corse a pelo di inizio maggio - si proseguirà domenica a Monteroni per finire martedì a Mociano -, si è aperto oggi a Monticiano dove l’attenzione di dirigenze e contradaioli era per i molti soggetti, più o meno esperti, che potrebbero essere protagonisti nelle carriere del 2023. Tra i tre barberi vincitori di Palio ancora in attività, tutti presenti nel pomeriggio del Tamburo, l’oscar della sfortuna è andato a Tale e Quale, sfilato in testa nel corso della prima batteria ma fermato da uno scivolone con il posteriore nella curva in salita che ha fatto cadere il suo fantino Federico Fabbri, trascinando a terra anche Sebastiano Murtas che sopraggiungeva su Anda e Bola. È stato poi quest’ultimo, scosso, a tagliare per primo il traguardo, precedendo Baila e Gabriele Puligheddu. Nulla di rilevante per i fantini coinvolti, anche se Murtas, rialzatosi dopo un primo soccorso dei sanitari, non ha più montato ed è stato sostituito da Marco Bitti. Corsa più lineare per i trionfatori dello scorso anno: se Violenta da Clodia, vittoriosa domenica scorsa negli addestramenti a Legnano, ha provato solo l’uscita dai canapi ed è stata richiamata, Zio Frac, con Enrico Bruschelli in groppa, ha tentato di insidiare per due giri l’interessante Abbasantesa, che Michel Putzu ha condotto in comodo percorso di testa partendo dalla rincorsa, per poi cedere la piazza d’onore a Chiosavince con Federico Fabbri. Di rincorsa, anche la vittoria di un cresciutissimo Unamore, recente vincitore del palio di Bomarzo, che ha letteralmente volato dalla mossa alla curva in discesa, allungando poi in modo deciso nei restanti due giri. Federico Guglielmi ha timbrato il cartellino vincendo su Compilation, cavallo con netti margini di miglioramento, Mattia Chiavassa ha invece condotto al successo di prepotenza Zirra. Vittoria e caduta, in conclusione di serata, per Gabriele Lai: il giovane fantino di Carbonia, recentemente ingaggiato per il memoria Favari di Legnano, prima si è imposto su Elio da Clodia poi, montando Carontes ha finito l’ultima corsa, vinta per dispersione da Marco Bitti su Veranu, con una caduta alla curva in discesa. 

Davide Donnini