MENS SANA PASSA (84-89) ALL'OVERTIME SUL CAMPO DELLA SYNERGY

Successo importante dei biancoverdi, che si rilanciano nella corsa ai playoff. Iozzi, Sabia e Menconi decidono il match dalla lunetta

SYNERGY VALDARNO-NAMED MENS SANA 84-89 (24-22; 44-52; 68-64; 81-81)
SYNERGY: Mesina ne, Privitera ne, Volpe 9, Marchionni 6, Bianchi 15, Elez 44, Diaw 2, Fabrizi ne, Ceccherini 2, Mancini ne, Morales, Bantsevich 6. All: Vadi.
MENS SANA: Pannini 10, Iozzi 15, Menconi 12, Benincasa 8, Empilo 8, Milano 2, Sabia 14, Bovo, Tognazzi 17, Bacci 3.
Arbitri: Corso (Pi) e Mattiello (Pt).

Serve una fatica supplementare, ma alla fine la Mens Sana porta via i due punti da San Giovanni Valdarno e si mantiene in piena corsa per i playoff. Vince 84 a 89 la Named, piegando all’overtime la fantastica resistenza oppostale da Kresimir Elez, cecchino croato in forza ai padroni di casa che segna 44 punti ma si spegne un attimo prima di tagliare il traguardo (anche perché attorno a lui c’è ben poco): nel prolungamento, acciuffato in extremis da Pannini e Menconi, sceso sul parquet in condizioni menomate, i biancoverdi la risolvono dalla lunetta (8 su 8 negli ultimi 5’) e vanno a prendere l’applauso del folto pubblico arrivato in Valdarno per seguirli e incitarli. È la seconda vittoria stagionale in trasferta per la squadra di Binella, che manda cinque giocatori in doppia cifra (Tognazzi scrive 17, ma si ferma per un guaio alla caviglia, Iozzi 15, Sabia 14) nell’attesa di giocarsi, giovedì prossimo ad Altopascio, il recupero del match che verosimilmente darà un serio indirizzo alla lotta per il dodicesimo e ultimo posto della griglia per la post season.
L’ennesima serata di emergenza nel reparto-lunghi (Buca e Lazzeri sono ancora ai box per problemi fisici) rende autonomo Sabia, che nei primi 5’ segna otto punti è dà margine (10-15) ai senesi: meno brillante è però l’approccio difensivo della squadra senese, in difficoltà quando Elez (già 16 punti all’intervallo) attacca il canestro e spesso in ritardo a rimbalzo, frangente nel quale la Synergy sfrutta diverse seconde opportunità di tiro per rifarsi sotto e sorpassare (24-20) quando il primo periodo è agli sgoccioli. Ricarica le pile nel mini-intervallo, la Mens Sana, che mettendo pressione (anche con la zona) recupera un paio di palloni andando a convertire in moneta sonante nell’altra metà campo grazie a un ispirato Tognazzi, oppure aprendo spazi alle conclusioni da fuori (26-34) di Bacci e Iozzi. Arrivano anche un paio di giocate da prestigiatore di capitan Pannini e sono il segnale, assieme al canestro a rimbalzo offensivo di Milano, della spallata (non solo metaforica) che la Named tenta di dare alla partita (39-49 al 17’) nonostante la strenua resistenza oppostale dal solito Elez.
Resistenza che in avvio di ripresa diventa contrattacco, su tutte le linee. Lo guida, manco a dirlo, lo stesso Elez (che ha oltrepassato il trentello già prima del terzo stop) e produce un parziale di 16 a 2 sul quale, a metà del terzo periodo, il tabellone del palazzetto di San Giovanni segnala l’improvviso capovolgimento di fronte (62-56) nel bel mezzo di un prolungato blackout dei biancoverdi, divenuti impalpabili su entrambe le metà campo. Iozzi prima e Empilo poi (dal francese arrivano due triple fondamentali in avvio di ultima frazione) agganciano la parità (70-70), ma fermare Elez è impresa impossibile per chiunque provi a metterglisi alle costole e la Synergy si riallontana sul +6.
Visto il baratro, la Mens Sana si riorganizza sull’asse Pannini-Menconi. Dai due playmakers arrivano i punti dell’aggancio, prima sul 79-79, poi sull’81-81 a 25” dalla sirena: il giovane carrarino ha anche il pallone per vincerla, la partita, ma il suo tiro da nove metri allo scadere dei regolamentari si spegne sul ferro. Da quel momento, però, l’inerzia cambia definitivamente e la partita prende la via di Siena: da una parte Elez ha esaurito i superpoteri, dall’altra Sabia, Iozzi e Menconi sono di ghiaccio dalla lunetta. I biancoverdi possono festeggiare.
Matteo Tasso