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EGIDIO CALAMASSI E SANTINA SIMONCINI RICONOSCIUTI "GIUSTI FRA LE NAZIONI"

News inserita il 07-07-2022

L'Ambasciata d'Israele ha conferito la più alta onoreficenza civile alla memoria della coppia italiana che aiutarò gli ebrei a nascondersi dai tedeschi e dai fascisti.

In un’epoca segnata dagli orrori e dalla caduta dei valori della civiltà, alcune persone eccezionali si sono opposte alla legislazione antisemita e alla politica di sterminio nazi-fascista, rischiando la propria stessa vita in nome dell’amore per il prossimo. Sono i Giusti fra le Nazioni, persone che nei drammatici anni della Seconda guerra mondiale si rifiutarono di rimanere indifferenti di fronte alla terribile tragedia abbattutasi sul popolo ebraico e che agirono per difendere la dignità umana.
I cittadini italiani riconosciuti Giusti fra le Nazioni dallo Yad Vashem di Gerusalemme sono circa 700. Da oggi all'elenco si aggiungono anche i nomi di Egidio Calamassi e Santina Simoncini.


Il salvataggio ha coinvolto la famiglia ebraica Viterbo, composta da Carlo Alberto con la moglie Nella Uzielli e il figlio Giuseppe, residente a Firenze, e Cesira Soria, la governante assunta dal nonno Uzielli, per le sue due figlie e che, orfana, da sempre viveva con il nucleo familiare. Gli Uzielli avevano lasciato il ghetto di Roma nei primi anni del XlX secolo trasferendosi a Siena e avevano acquistato una fattoria a Sensano nel Comune di Monteriggioni dove trascorrevano molti mesi e Carlo Alberto vi si era stabilito avendo dovuto come sionista e non fascista chiudere lo studio di avvocato.
Il fattore degli Uzielli era Egidio Calamassi e la fattoressa la giovane vedova Santina Simoncini che poi sposerà. Tutti i contadini sapevano che lavorava per degli ebrei e aiuteranno a vuotare la villa e murare delle stanze per nascondervi oggetti di maggior valore quando fu requisita per ospitare gli anziani di Colle Val d’ Elsa.
Dopo la resa dell’Italia agli alleati, i tedeschi si impadronirono della zona. Nel settembre 1943, mentre Carlo Alberto era rimasto bloccato Roma dove lavorava, Nella e Giuseppe si trovavano a Sensano.

I Calamassi aiutarono Nella ed il figlio a nascondersi dai tedeschi trasferendo la famiglia di ebrei in un podere vicino di proprietà dell’Arcivescovo di Siena e costantemente hanno provveduto al sostentamento dei fuggiaschi portando Egidio a cavallo quanto potesse loro occorrere e aiutandoli a trasferirsi in un secondo alloggio più sicuro e lontano di un altro sacerdote fino a quando Carlo Alberto, riuscito a Roma a procurarsi dei documenti ad altro nome intestati, mando a prenderli con un auto e con un con un viaggio molto avventuroso riuscirono a ricongiungersi a Roma dove aspettarono la liberazione.
La governante Cesira Soria, anziana e malata, rimase tutto il periodo a vivere a casa con Egidio e Santina che la accudirono mettendo a rischio la propria vita.
Altra importante gesto di salvataggio è stato compiuto dai Calamassi nei confronti della famiglia Grunwald. Dely Grunwald, figlia del bibliotecario del collegio rabbinico all’epoca di rav Margulies, aveva trascorso a Sensano vari mesi come insegnante del piccolo Viterbo e vi arrivò in cerca di aiuto con i genitori e il fratello dopo la retata di Firenze del 6 novembre e furono Egidio e Santina a ospitarli quella notte e per altri due giorni e dettero loro modo di trovare un rifugio.


È per questi fatti che lo Yad Vashem ha riconosciuto a Egidio Calamassi e Santina Simoncini il titolo di “Giusto fra le Nazioni”.
La cerimonia per l’attribuzione della più alta onorificenza civile dello Stato d’Israele si è svolta ieri mattina nella Sala Congressi di Abbadia Isola.
A rievocare i fatti storici, nell'emozione collettiva degli invitati alla cerimonia, i racconti di Lionella Neppi Modona Viterbo, nuora della salvata Nella Uzielli Viterbo, di Marcello Di Segni, nipote di Dely Grunwald, e la testimonianza di Chiara De Santi, nipote dei nuovi Giusti fra le Nazioni Egidio e Santina.
Come ha sottolineato Smadar Shapira, Consigliere per gli Affari Pubblici dell’Ambasciata di Israele, nel corso del suo intervento: “Egidio Calamassi e Santina Simoncini compresero che potevano scegliere. E scegliendo hanno mostrato a tutti, anche a noi, che, di fronte alla ingiustizie, non si può rimanere in silenzio. Di fronte alla scelta fra il bene e il male, Egidio Calamassi e Santina Simoncini hanno scelto il bene. Hanno agito salvando la vita di molte persone e il futuro di intere generazioni. “
“E’ con profondo orgoglio e onore che il Comune di Monteriggioni ospita oggi questa cerimonia nel Complesso monumentale di Abbadia a Isola, un luogo che per ciò che rappresenta, esprime quei valori identitari di accoglienza e solidarietà che connotanola nostra comunità - ha dichiarato Andrea Frosini, Sindaco del Comune di Monteriggioni, presente alla cerimonia di commemorazione – Egidio Calamassi e Santina Simoncini sono esempio per tutti noi, ancora oggi. Loro hanno saputo dare una risposta coraggiosa, senza voltarsi dall’altra parte, decidendo di schierarsi dalla parte giusta della Storia”.

Storia del salvataggio:
Il salvataggio ha coinvolto la famiglia ebraica Viterbo, composta da Carlo Alberto con la moglie Nella Uzielli e il figlio Giuseppe, residente a Firenze, e Cesira Soria, la governante assunta dal nonno Uzielli, per le sue due figlie e che, orfana, da sempre viveva con il nucleo familiare. Gli Uzielli avevano lasciato il ghetto di Roma nei primi anni del XlX secolo trasferendosi a Siena e avevano acquistato una fattoria a Sensano nel Comune di Monteriggioni dove trascorrevano molti mesi e Carlo Alberto vi si era stabilito avendo dovuto come sionista e non fascista chiudere lo studio di avvocato.
Il fattore degli Uzielli era Egidio Calamassi e la fattoressa la giovane vedova Santina Simoncini che poi sposerà. Tutti i contadini sapevano che lavorava per degli ebrei e aiuteranno a vuotare la villa e murare delle stanze per nascondervi oggetti di maggior valore quando fu requisita per ospitare gli anziani di Colle Val d’ Elsa.
Dopo la resa dell’Italia agli alleati, i tedeschi si impadronirono della zona. Nel settembre 1943, mentre Carlo Alberto era rimasto bloccato Roma dove lavorava, Nella e Giuseppe si trovavano a Sensano.
I Calamassi aiutarono Nella ed il figlio a nascondersi dai tedeschi trasferendo la famiglia di ebrei in un podere vicino di proprietà dell’Arcivescovo di Siena e costantemente hanno provveduto al sostentamento dei fuggiaschi portando Egidio a cavallo quanto potesse loro occorrere e aiutandoli a trasferirsi in un secondo alloggio più sicuro e lontano di un altro sacerdote fino a quando Carlo Alberto, riuscito a Roma a procurarsi dei documenti ad altro nome intestati, mando a prenderli con un auto e con un con un viaggio molto avventuroso riuscirono a ricongiungersi a Roma dove aspettarono la liberazione.
La governante Cesira Soria, anziana e malata, rimase tutto il periodo a vivere a casa con Egidio e Santina che la accudirono mettendo a rischio la propria vita.

 

 
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