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BLOCK NOTES: TANTE, FORSE TROPPE, LE QUESTIONI IN SOSPESO

News inserita il 16-05-2022

Siena si sta risvegliando da una palpabile sonnolenza

Tante, forse troppe, le cose lasciate, come dire?, in sospeso. In sospeso una programmazione seria del Santa Maria e delle mostre ed iniziative che vi si possono tenere. Ah…era in sospeso dopo la rivoluzione Demossiana la questione organizzativa legata al Santa Maria, ma l’annosa e strana vicenda si è conclusa con il ritorno dei fiorentini di Opera, cacciati e poi riammessi, anche perché, diciamocelo, avevano condotto il loro compito lodevolmente. Va avanti il Siena Jazz, anche se restano, chissà perché, in sospeso le nomine di Presidente e Consiglio di Amministrazione.
In sospeso, o addirittura sconvolto, il riassetto della Fortezza, con il bar del bastione che non avrà più le necessarie autorizzazioni, venendo a mancare, così, una fonte di ristoro e una occasione per gli incontri di tanti senesi, magari richiamati anche dalla presentazione di libri ed eventi cittadini. E meno male che è andato in porto dopo il fermo di due stagioni, causa la dannata pandemia, il torneo di basket fra Contrade Soppresse che rievoca in qualche modo il vecchio ed indimenticabile “Affogasanti” che per una decina di anni fece della nostra città il polo di attrazione della pallacanestro italiana.
E ci sarà, pandemia e guerra permettendo, il Palio dopo quattro “edizioni” annullate e che nessuno ci renderà più. Le Contrade vivono con pienezza una nuova stagione e tutti restiamo con legittima trepidazione in attesa della maxi estrazione di domenica 29 maggio quando alle trifore si affacceranno le sei bandiere che andranno a comporre il mosaico delle dieci contendenti della carriera dedicata alla Madonna di Provenzano. Saranno sei perché né il Sindaco né il Magistrato hanno avuto – giustamente dico io - l’ardire di annullare le squalifiche comminate alle Contrade nei Palii disputati prima dell’avvento del Covid. Insomma il Palio ritorna e riannoda i fili di una storia solo interrotta. E siamo tutti felici e contenti, anche se c’è chi si prefigura, per recuperare almeno in parte il terreno perso, un nuovo Palio Straordinario. Non io, e lo scrivo subito, perché da sempre contrario alla straordinarietà della nostra Festa, che è comunque “straordinaria” sempre!
Siena, anche se ancora avvolta da una palpabile sonnolenza sta ritornando la meta ambita da turisti italiani e stranieri. Diversi bus attraccano quotidianamente all’ex Campino di San Prospero o a Porta San Marco e si snodano così verso il Duomo e il Campo i serpentoni di un turismo che resta comunque di giornata. Insomma dopo tante tavole rotonde e incontri fra Capoluogo e Paesi della nostra provincia, pare ancora avere la meglio – o la peggio fate Voi – il “mordi e fuggi” che non riusciamo a debellare.
Basterebbe ideare percorsi ad hoc fra Siena e le bellezze architettoniche, ambientali ed artistiche del territorio, ma ancora non ci siamo. Basti pensare che non siamo riusciti ,soprattutto per responsabilità del Capoluogo, a dare vita ad un sistema integrato dei tanti musei sorti in tutti i paesi o borghi della Provincia Senese. E questo è un vero peccato. O no?

Roberto Morrocchi

 

 
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