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CALIANI: “ESAGERATE LE SANZIONI A BENINCASA E TOGNAZZI”

News inserita il 08-04-2022

Il d.g. della Mens Sana parla del dopo-gara con Empoli e incontra i tifosi: “Chiarimento utile, uniti verso i playoff”

Il mancato “sconto di pena” che lascia invariato il numero di giornate di squalifica comminate a Benincasa (cinque) e Tognazzi (tre) è l’appendice ad una settimana di grande tensione in casa-Mens Sana. Namedsport che quindi domani sera a Camaiore (palla a due ore 21, avversario Vela Viareggio) inizia a fare i conti con l’improvvisa ristrettezza del proprio reparto-piccoli (non bastassero le sanzioni del giudice sportivo, anche Pannini lamenta qualche problema alla mano sinistra), una situazione destinata a trascinarsi per diverse settimane, impattando pericolosamente su quei playoff che la squadra biancoverde sarà costretta a disputare dopo aver perduto tre partite in fila e lasciato nelle mani del Costone il match point per agganciare la promozione diretta in C Gold.
Riccardo Caliani, dg Mens Sana Basketball Academy, come commenta la mancata riduzione delle squalifiche?
“Premetto che i ragazzi hanno avuto un atteggiamento sbagliato, su questo la società è stata chiara con entrambi, da subito. La sanzione però a nostro avviso è esagerata rispetto a quanto realmente accaduto e se paragonata a episodi simili capitati, in passato, su altri campi. Speravamo che il ricorso riducesse il numero delle giornate di stop, che a mente fredda venisse rielaborato quanto giudicato nella concitazione del momento, questo però non è avvenuto e ne siamo molto delusi. Riteniamo che la giustizia sportiva, in questo caso, abbia commesso errori di valutazione”.
Qual è la versione della società sui fatti avvenuti durante la partita con Empoli?
“Mercoledì ho avuto un incontro con i rappresentanti dei tifosi, mi è stato ribadito che dopo l’espulsione di Benincasa un giocatore di Empoli ha rivolto lo sguardo, con aria di sfida, al settore occupato dalla curva. Questo ha provocato la reazione e la discesa a bordo campo di alcune persone, che protestavano nei confronti del diretto interessato. Contemporaneamente, fatto molto grave, è anche piovuta sul parquet una lattina, fortunatamente senza colpire nessuno. Come società ci siamo adoperati per ristabilire la calma, la richiesta di intervento delle forze dell’ordine è arrivata da uno degli arbitri, avvicinatosi al tavolo degli ufficiali di campo dove mi trovavo seduto”.
Nel dopo partita si sono verificati altri momenti di tensione?
“A fine partita è arrivata la pattuglia della polizia, ma soltanto per verbalizzare quanto era accaduto. L’ispettore ha voluto sapere da me, che materialmente ne avevo richiesto l’intervento, il racconto dei fatti, poi ha ascoltato quelli dei dirigenti della squadra avversaria e degli arbitri. Empoli è stata successivamente accompagnata ai mezzi di trasporto, senza che si verificasse alcun problema”.
Il comunicato della Mens Sana, però, non è piaciuto alla tifoseria…
“Lo scopo era prendere le distanze e condannare in maniera pesante il lancio della lattina che, così come l’invasione di campo a Fucecchio, avrebbe potuto comportare sanzioni e pesanti provvedimenti nei nostri confronti. Una società che tutela se stessa, la propria immagine e quella della maggioranza dei propri tifosi non può far altro che prendere le distanze da episodi che nulla hanno a che vedere con il sostegno, per quanto caloroso, alla squadra. Sappiamo benissimo che la stragrande maggioranza del nostro pubblico non si renderebbe mai colpevole di un simile gesto, purtroppo però il responsabile del lancio non è stato individuato, altrimenti la cosa si sarebbe risolta in modo diverso. Sul referto arbitrale si scrive anche di sputi verso gli ufficiali di campo, cosa che personalmente non ho visto, ma che se fosse vera sarebbe comunque da condannare”.
In segno di protesta, la curva domenica scorsa ha lasciato vuoto il settorino. Cosa succederà in futuro?
“Mi auguro che il chiarimento dei giorni scorsi sia servito ad appianare certi malintesi e che tornino al palasport, ai playoff dobbiamo essere uniti. Il rapporto che si è venuto a creare tra squadra e tifosi va difeso e preservato e mi ha fatto molto piacere che tutti abbiano condannato in maniera ferma sia il lancio della lattina, sia l’invasione di campo di Fucecchio: il tifo è una grandissima risorsa, ma se trascende, anche per colpa di un gesto individuale, può diventare un problema”.
C’è malumore anche per quella che i tifosi hanno definito una ricorrente mancanza di rispetto nei confronti della Mens Sana…
“Condivido che ci siano stati, da parte di alcuni tesserati o dirigenti di squadre avversarie, atteggiamenti in campo e fuori che hanno alimentato tensione e questo non deve accadere. Come è deprecabile una reazione scomposta, lo è altrettanto una provocazione. Per non parlare delle uscite pubbliche, anche attraverso i social, di chi ha usato parole pesanti nei confronti dei nostri tifosi. Vigileremo in maniera più attenta sul comportamento dei nostri avversari. In campo e fuori.”
Matteo Tasso

 

 
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