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BLOCK NOTES: DON VITTORIO BONCI E GIORGIO BRENCI, RICORDO IMPERITURO

News inserita il 24-09-2021

All'ingresso del Costone viene inaugurata una targa commemorativa

Venerdì 24 settembre sarebbe una data come un'altra sul calendario. Ma per me, ragazzo del Costone – al Ricreatorio arrivai nel lontano 1957 – allievo del “maestro” Don Vittorio Bonci e di coach Giorgio Brenci, nella famosa nidiata del '47, questo 24 settembre 2021 è una data che conta tanto. Tantissimo. Nel pomeriggio sarà inaugurata nell'ingresso del Costone una targa commemorativa che riunisce nella medesima epigrafe il ricordo imperituro della nostra guida spirituale, il Donvi, e del nostro sicuro riferimento di vita, Giorgio.

Abbiamo tutti noi, i loro ragazzi, promosso questa iniziativa, benedetta dall'attuale Direttore Don Emanuele Salvatori e da sua Eccellenza l'Arcivescovo di Siena e Cardinale Augusto Paolo Lojudice, a cui farà da cornice un incontro di basket sul campo all'aperto del ricreatorio fra le rappresentative under 17 del Costone e della Mens Sana. A seguire, grazie anche alla splendida collaborazione prestata dalla Contrada della Selva, si svolgerà una cena nei giardini del Costone fra vecchi e giovani costoniani che guardano, senza stucchevoli rimpianti, al passato e con tante idee e progetti per un  futuro sempre più importante ed incisivo del Ricreatorio del Costone nella vita della nostra città.

La “Festa” si sposta la domenica 26 con inizio delle “ostilità” alle 17,30 al Palaorlandi, in via Giovanni XXIII a Montarioso per un triangolare di pallacanestro fra le prime squadre del Costone, della Mens Sana e della Virtus Siena.

Avevamo in testa un obbiettivo. Ricordare due figure per noi storiche.

Don Vittorio Bonci è stata una personalità di grandissimo spessore nella Siena del Novecento. Chiamato alla guida del Costone nel gennaio del 1954, qui rimase fino al 1978 facendo crescere sotto i suoi insegnamenti un esercito di ragazzi e ragazze senesi. Un vero maestro, un padre, una guida spirituale, un insegnante, un educatore, un compagno, un confidente, una guida spirituale, un confessore, ma anche un sociologo e fine letterato.

Giorgio Brenci è stato il nostro allenatore prima di iniziare la sua proficua collaborazione alla Mens Sana con Ezio Cardaioli negli anni della promozione in serie A e in tanti tornei di vertice, per chiudere la sua esperienza di coach quale insegnante di uno stuolo infinito di ragazzi dal minibasket alle giovanili biancoverdi.

Con i ragazzi del '47 innervati da tre nati nel '48 ed uno, il sottoscritto, del '49 aveva creato una squadra a livello giovanile fra le più forti d'Italia, conquistando poi una promozione alla C Nazionale e promuovendo il grande Costone. E' stato il nostro sicuro riferimento di vita. Dove si fermava l'insegnamento della pratica cestistica iniziava un percorso di formazione che ci ha fatto diventare, tutti, uomini veri.

Gli anni più belli della mia gioventù? Quelli trascorsi al Costone, come terzinaccio in Coppa Usac, come tennista alla corte del Donvi e come cestista nella nidiata d'oro allevata da Giorgio Brenci.

Ma soprattutto gli anni della mia crescita, della maturazione e della mia educazione civica.

Un Costone da ricordare e da proiettare nel futuro.

Roberto Morrocchi

 

 
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