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BLOCK NOTES: MONTE DEI PASCHI, PERSI 23 MILIARDI NEGLI ULTIMI DIECI ANNI

News inserita il 12-02-2021

La Banca ha chiuso l'esercizio 2020 con una nuova pesante perdita

Finita l'era “gialla” la Toscana è destinata a vestire da domenica, San Valentino, ancora una volta la veste “arancione”, anche se i dati non segnalano un particolare allarmismo, meno che a Chiusi dove le varianti brasiliane e sudafricane hanno costretto la capitale etrusca ad una ferrea clausura, così come sta succedendo a Sansepolcro e in altre zone dell'aretino.
La campagna di vaccinazione prosegue, anche se le scorte stentano e la Toscana non sembra volersi allineare ad altre regioni, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, già in trattativa con mediatori commerciali extra Unione Europea, per acquistare vaccini da sole in sacrosanta autonomia.
In questo quadro e in attesa che sia finalmente varato il Governo di Mario Draghi che viene visto, a ragione, come la manna che sanerà i tanti mali della nostra Italietta, anche la nostra Siena ha vissuto giornate sotto i riflettori dei media nazionali.
Il tentativo di lanciare l'ex premier Giuseppe Conte, quale candidato alle supplettive nel Collegio elettorale di Siena, dopo le dimissioni di Padoan approdato alla presidenza di Unicredit ha sollevato un autentico vespaio. Hanno alzato le barricate il segretario Provinciale del PD di Siena, mentre Simona Bonafè, la Segretaria Regionale, si opponeva all'incauta scelta, reclamando addirittura un Congresso anticipato per fare chiarezza su di un accordo PD-5Stelle-Leu già nei fatti ma mai consacrato da Zingaretti in sede congressuale.
Per ora l'avvento dell'ex Presidente del Consiglio sembra stoppato anche se il piombinese Valerio Fabiani, vice segretario regionale e zingarettiano di ferro, lascia aperta la porta al candidato di “prestigio” Giuseppe Conte che, secondo il suo parere, non può essere scartato frettolosamente.
Senza voler entrare nelle cose di “casa PD” ritengo sommessamente che a Siena e nel suo territorio si possano trovare personaggi e competenze, uomini e donne, capaci di affrontare in serenità la prova elettorale. Questo vale per la sinistra e ovviamente per la destra!
E veniamo alla spinosa questione Monte dei Paschi. La Banca ha chiuso l'esercizio 2020 con una nuova pesante perdita di 1 miliardo e 690 milioni di eurini, che porta il rosso degli ultimi dieci anni ad oltre 23 miliardi. D'obbligo un nuovo aumento di capitale di almeno 2,5 miliardi, ma il futuro della Banca più antica del mondo è legato agli accordi presi dal Tesoro e l'Europa che prevedono entro il 2021 l'uscita del Governo dalla compagine azionaria del Monte.
Sui grandi quotidiani italiani continua ad aleggiare la possibile fusione – di fatto vendita – del Monte con Unicredit. Ma diventa ufficiale l'interessamento di Matteo Salvini nella consultazione della Lega con Draghi: “il prossimi Governo dovrà salvare un patrimonio di Siena e di tutta Italia come BMPS, tutelando lavoratori e risparmiatori “. La Meloni di Fratelli d'Italia chiede di negoziare con l'UE lo slittamento al 2022 dell'uscita del Tesoro da Siena, mentre Vito Crimi dei 5Stelle pensa ad una Banca Pubblica – MPS, Popolare Bari e Carige – per convogliare sui territori i miliardi del Recovery Plan. La Sinistra per ora tace...non va più di moda “abbiamo una Banca” ma i 20.000 dipendenti del Monte valgono il doppio dei 10.000 dell'Alitalia. E noi restiamo alla finestra per capire come andrà a finire la nostra storia infinita, quella di Siena e del Monte dei Paschi.

Roberto Morrocchi

 

 
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