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BLOCK NOTES: TOSCANA GIALLA LIMONE MA LIBERTÀ RIDOTTA AL LUMICINO

News inserita il 06-11-2020

In clausura dalle 22 della sera alle 5 del mattino; chiusi teatri, cinema e musei; chiusi sabato e domenica i centri commerciali; bar e ristoranti obbligati a buttare giù il bandone alle 18; chiuse palestre e piscine, chiuse le Società di Contrada...annullato il Mercato nel Campo previsto per il 5 e 6 Dicembre

Il Governo ha deciso e la Toscana è gialla limone. La nostra Regione è inserita da oggi nella fascia gialla riservata alle zone dove il Covid, stando ai 21 parametri scelti da apposita commissione di cervelloni, sembra meno invasivo e dannoso rispetto alle fasce arancioni e rosse. Le nostre libertà sono comunque ridotte al lumicino anche se paradossalmente possiamo tagliarci barba e capelli presso i parrucchieri di fiducia. Insomma siamo in clausura dalle 22 della sera alle 5 del mattino, chiusi teatri, cinema, musei e tutte le attività connesse; chiusi sabato e domenica i centri commerciali, bar e ristoranti obbligati a buttare giù il bandone alle 18 in punto; chiuse palestre e piscine, addio ad ogni forma di attività sportiva agonistica, chiuse le Società di Contrada...annullato il Mercato nel Campo previsto per il 5 e 6 Dicembre. Così è se vi pare.
E speriamo che questa “clausura”riesca ad ammorbidire un po, da qui ai primi di dicembre, la curva del contagio, per tornare piano piano a rivedere se non proprio le stelle, almeno una fioca luce in fondo ad un tunnel sempre più lungo, oscuro e inquietante.
L'avvocato sindaco Luigi De Mossi, dopo la mossa un tantino demagogica e risultata ovviamente inutile della lettera inviata a Mattarella, Conte e Giani per tenere aperti i locali di ristorazione fino alle 22, ha protestato la sua contrarietà alla chiusura di musei e spazi destinati a mostre: la Cultura viene trattata da questo Governo come una Cenerentola, ci fa sapere, e pur condividendo il suo pensiero non possiamo che constatare che anche questi alti lai lasceranno il tempo che hanno trovato, perché Santa Maria della Scala, Pinacoteca, Duomo e siti di arte varia saranno serrati a doppia mandata. Dobbiamo evitare ogni possibilità di concentrazione umana...meglio se si resta a casa e se usciamo non dimenticarsi MAI di portare su naso e bocca la mascherina che sembra davvero l'unica ancora di salvezza in attesa di vaccini, chissà se pronti entro la fine della prossima primavera.

Il Monte dei Paschi in questo clima di insicurezze e timori per la nostra salute cerca con le unghie e con i denti di continuare a “fare banca”.
La Borsa lo premia solo quando qualche voce interessata segnala cessioni o possibili fusioni. Il Ministro dell'Economia Gualtieri si è per una volta sbilanciato “Abbiamo definito – ha affermato – un percorso di rilancio della Banca che passerà anche per una operazione di fusione con un partner sufficientemente forte da consentirle un futuro”. Io sono ancora qui a chiedermi cosa volesse dire, perché il Monte deve accantonare almeno 500 milioni per coprire eventuali risarcimenti per questioni legali e di sicuro 1 miliardo per coprire l'ammanco patrimoniale che si determinerà a dicembre con la cessione dei crediti deteriorati ad Amco. Se poi gli ultimi trimestri del 2020 registreranno ulteriori perdite si renderà necessario un nuovo sostanzioso aumento di capitale.
Il Tesoro, allora, cosa farà? Possibile una fusione, come dice Gualtieri, ma si potrebbe chiudere, come vorrebbe fare una parte dei Pentastellati, un accrocchio fra Monte, Carige e Popolare di Bari, tre entità deboli, diciamolo subito, per avere una grande Banca Pubblica per sostenere la crisi economica attraverso anche il tanto decantato recovery fund. Vedremo, ma mi tremano i polsi pensando all'incerto futuro dei tantissimi lavoratori, senesi e non, della Banca più antica del mondo.

Roberto Morrocchi

 

 
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