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UN DEPOSITO DI DROGA A TAVERNE, SPACCIO NEL CENTRO DI SIENA: DUE IN MANETTE

News inserita il 26-07-2020

La polizia ha arrestato gli spacciatori. Sequestrati tre chili di marijuana e 50 grammi di cocaina

La Polizia ha smantellato un sodalizio criminale, operativo in più punti del centro storico di Siena,  specializzato nello spaccio di marijuana e cocaina indirizzato ai giovani, prevalentemente gli universitari.
Due gli arresti effettuati. Tre chili di marijuana sequestrati, oltre 50 grammi di cocaina.

Le indagini, andate avanti per diversi mesi, sono state avviate nello scorso agosto quando gli investigatori della Squadra Mobile hanno notato uno strano via vai in un pubblico esercizio del centro, con la presenza di persone che già in passato erano dedite ad attività in materia di stupefacenti.
Sono così iniziati mirati servizi di osservazione e pedinamento.

Dagli approfondimenti è emerso che i “pusher”, utilizzando il bagno di quel locale - all’insaputa dei titolari - vi depositavano uno zainetto contenente la droga, successivamente rinvenuto dagli operatori con all’interno 50 grammi di marjuana; dallo zaino vi prelevavano, poi, nel corso della serata, lo stupefacente che via via necessitava per la consegna al dettaglio.

Seguendo a ritroso il flusso dello stupefacente gli investigatori sono riusciti ad individuare il deposito in un campo ubicato nella zona di Taverne d’Arbia, dove la droga veniva stoccata e poi consegnata ai “venditori” la quantità da spacciare in varie zone del centro storico, diventate nel frattempo punto di riferimento dei tossicodipendenti.

Le indagini della Squadra Mobile hanno, quindi, permesso di individuare quello che è risultato essere lo stratega della banda criminale: G.P., 67enne pluripregiudicato, già sorvegliato speciale, di origini napoletane, da tempo residente a Siena.

A questo punto tutto emergeva con chiarezza che i “galoppini”, dopo aver ricevuto lo stupefacente dall'uomo, nel terreno utilizzato come deposito, si portavano nei vicoli di Siena, dove effettuavano una capillare distribuzione.

Già il 18 ottobre 2019, infatti, la Squadra Mobile aveva documentato, nel terreno di Taverne, un incontro tra G.P. e D.D.J., incensurato, studente di origini britanniche, 48 anni, da tempo qui domiciliato.

Il giorno successivo, poi, la Volante della Questura di Siena procedeva al controllo di D.D.J.: veniva trovato in possesso di ben 5 buste di cellophane trasparente, occultate all’interno dello zaino - che il cittadino britannico portava con sé in tutti i suoi spostamenti – ciascuna delle quali conteneva 100 grammi di marijuana, pronti per essere ceduti. Inevitabili per lui le manette.

Un ulteriore intervento degli investigatori, effettuato all’interno dell’orto il 16 novembre 2019, consentiva poi di sequestrare 14 confezioni di marijuana, per un totale di 1400 grammi, sapientemente occultati all’interno di un capanno costruito proprio sul terreno in questione.

Il 29 febbraio 2020 gli agenti della Polizia hanno arrestato G.P., colto nella flagranza del reato di detenzione a fini di spaccio poiché, sottoposto a controllo non appena uscito dal terreno che fungeva da magazzino della droga, è stato trovato in possesso di 2 involucri di cellophane trasparente contenenti alcuni grammi di cocaina. Sottoposto a perquisizione anche il capanno: all’interno sono stati trovati 35 grammi di cocaina e altri 400 grammi di marjuana.

Al termine degli accertamenti, gli agenti della Sezione Antidroga, con il coordinamento della Procura della Repubblica, hanno così assicurato alla giustizia i responsabili, interrompendo l’attività di una pericolosa vendita di stupefacenti, soprattutto nei luoghi di aggregazione giovanile.

 

 
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