CON ALESSANDRO CORRADESCHI SE NE VA UN PEZZO DI STORIA DI SIENA
News inserita il 21-01-2020
Alessandro Corradeschi, conosciuto da tutti con il soprannome di “Dondino”, ereditato da suo padre Alberto, il grande “Donde” mangino vittorioso del Nicchio, non è più fra di noi. Da anni abitava a Recco, anche se il legame con la sua Città e la sua Contrada era fortissimo.
E' stato anche un indimenticabile Principe della Goliardia e i miei ricordi di ancora giovane “matricola” sono legati a quella sua “Balia” e agli anni vissuti insieme a lui alla Mens Sana, dove svolgeva il ruolo di accompagnatore della prima squadra – ora team manager - che sarebbe volata in serie A e di dirigente del settore giovanile biancoverde nel quale stavo maturando esperienze importanti per la mia carriera di allenatore, accanto ad altri dirigenti di assoluto spessore quali il maestrino Giorgio Franchi, Gigi Selvolini e Fabrizio Beati.
E proprio insieme ad Alessandro, vista la comune passione cestistica, organizzammo in una splendida mattinata di primavera, durante le Feriae matricularum una partita di basket in Piazza del Campo, con due canestri “prestati” dalla polisportiva mensanina posti fra Fonte Gaia e la “mossa”.
La gara coinvolse tanti studenti universitari e delle scuole cittadine ma anche diversi stranieri e turisti in visita nella nostra città. Insomma fu un successo: tutti i salmi finirono ovviamente in gloria con ripetuti brindisi e i “goliardi” che volavano in aria.
Alessandro divenne poi un impiegato dell'Istituto Sclavo, restando coinvolto nella Mens Sana e nelle attività della sua Contrada, il Nicchio, distinguendosi quale straordinario cassiere della Fiera Gastronomica della Pania.
Con lui se ne va un pezzetto di storia fra sport, goliardia e Contrada di questa nostra città.
Ma il Dondino figlio del Donde resterà nella nostra memoria....
Roberto Morrocchi
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