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SI CHIUDE, CON L'OVAZIONE DI PIAZZA GRANDE, IL 43° CANTIERE DI MONTEPULCIANO

News inserita il 30-07-2018

10 minuti di applausi per Roland Böer e l'orchestra di Manchester.

Una Piazza Grande gremita oltre ogni ordine di posto ha salutato con 10 minuti di applausi il Concerto di Chiusura del 43° Cantiere Internazionale d’Arte. L’evento sinfonico, tradizionalmente il più popolare della manifestazione poliziana, ha suscitato l’ammirazione di una platea attenta e partecipe per la prestazione della RNCM Symphony Orchestra che, sotto la guida vigorosa del maestro Roland Böer, ha aperto il programma con il crescendo de “La Valse” di Ravel. Sorprendete per il brio e i tempi scanditi dal direttore è stata poi l’interpretazione della celeberrima Sinfonia n. 40 di Mozart, tra le melodie universalmente più conosciute. Ma a destare l’ammirazione per la qualità tecnica ed artistica dell’orchestra giovanile di Manchester è stata l’esecuzione della Sinfonia n. 5 di Shostakovich, capolavoro assoluto del Novecento che ha completato un programma coinvolgente.

Il Cantiere Internazionale d’Arte sigilla così la 43/ma edizione, ispirata al tema Vita, Morte, Meraviglie. Dal 12 al 29 luglio, sono stati 56 gli appuntamenti in cartellone, articolati tra Montepulciano e la Valdichiana, cui si sono aggiunte come di consueto le esibizioni estemporanee degli artisti. Tra gli spettacoli che hanno ottenuto l’attenzione più evidente, sono state le performance tenute in Piazza Grande: oltre al Concerto di Chiusura, particolare interesse hanno suscitato anche il concerto sinfonico con la sublime pianista Mariangela Vacatello, il trittico di danza con le tre diverse coreografie presentate in prima assoluta con la musica dal vivo per grande orchestra, la partecipazione della compagine sinfonica dell’università britannica di Cambridge. Merita una menzione speciale il plauso unanime ottenuto dalla “Petite messe solennelle” di Rossini che ha unito stelle mondiali della lirica come Sara Mingardo, José Fardilha e Aldo Caputo alla locale Corale Poliziana e al coro tedesco di Dortmund in un Tempio di San Biagio stipato di spettatori. Sorprendenti e raffinati i due allestimenti teatrali, ovvero l’opera lirica “L’impresario in angustie” diretta da Caterina Panti Liberovici e “Conversation Pieces”, scritto e diretto da Marco Filiberti che si è ispirato a George Byron. Per una diffusione territoriale sempre più ampia, il Cantiere si è inaugurato per la prima volta nella sua storia a Sarteano con la prima assoluta di “Nelle scarpe di Giufà”, la produzione teatrale legata al tema delle migrazioni, scritta e diretta da Laura Fatini, che ha saputo valorizzare i diversi spazi del Castello di Sarteano appunto, anche in virtù delle suggestioni musicali scritte appositamente da Sara Ross.

Ha invece intrapreso una tournée attraverso quattro borghi la performance di strada “Il gran mondo del teatro”, ideata da Theatre in vol: tra Montepulciano, Cetona, San Casciano dei Bagni e Castelmuzio si è mossa la carovana di macchine teatrali, attori e danzatori, molti dei quali provenienti dal territorio della Valdichiana, come ad esempio i giovani rifugiati e richiedenti asilo ospitati a Cetona. Per rafforzare il valore dei luoghi identitari dei centri coinvolti nel Cantiere, è stato attivato il programma “I cuori delle culture” che, con il sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ha integrato nei momenti performativi anche i residenti dei Comuni partecipanti; è inoltre stata pubblicata online una mostra fotografica firmata da Irene Trancossi che ha immortalato le piazze, i teatri e i musei più legati alle comunità; e per favorire una riappropriazione civica degli spazi pubblici da parte dei residenti, tali luoghi identitari hanno assunto, nei giorni degli spettacoli, le denominazioni di semplici cittadini votati mediante sondaggi sul web che hanno stimolato una mobilitazione inattesa. Tra i progetti didattici e divulgativi più efficaci si è distinto senz’altro il ciclo di tre concerti intitolato Bach+; partendo dall’obiettivo di promuovere i giovani talenti del pianoforte legati al territorio, è maturata una serie di cooperazioni tra professionisti dal blasone internazionale e la nuova generazione musicale dell’area tosco-umbra, registrando sempre il tutto esaurito nell’Auditorium Giovanni Falcone, consacrato ormai come nuova location musicale e culturale di Montepulciano.

Ma il 43° Cantiere vivrà un’appendice imminente: a Bologna, in Piazza Maggiore, il concerto finale del Concorso Internazionale di Composizione “2 agosto” ospiterà i nuovi brani musicali realizzati nell’ambito della residenza artistica “Avanguardie Composte”, coordinata a Montepulciano da Mauto Montalbetti; le opere sono state presentate in anteprima in un concerto contemporaneo che ha evidenziato una volta ancora le abilità del giovane Ensemble degli Intrigati, nato appunto nel contesto della Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte.

 

 
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