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STORIA DEL PALIO: RACCONTI DI FANTINI TRA '700 ED '800

News inserita il 09-07-2018

Le vicende paliesche di Bugher, Ussaro e Giuseppe Mazzini.

Il 2 luglio 1832 debuttò in Piazza Giuseppe Morandini, soprannominato Bugher, che disputò solo 2 carriere ma che, nonostante la sua breve esperienza, si è meritato un posto di diritto nella lunga lista dei fantini cattivi del Palio. Nell’agosto 1832, Bugher vestì il giubbetto dell’Aquila ed alla mossa abbandonò il settimo posto che gli fu assegnato, per scendere al terzo, con lo scopo di danneggiare Brandino, fantino della Selva, che montava il barbero favorito, la cui vittoria non era però gradita ai colleghi. Appena data la mossa Bugher prese per le redini il cavallo selvaiolo, “accompagnandolo” fino a San Martino e lasciandolo solo quando i primi erano ormai lontani. Subito dopo la corsa il Morandini fu arrestato e messo per 8 giorni a pane ed acqua. Successivamente lo scorretto Bugher fu esiliato dal territorio senese (anche se, come si può vedere dai documenti di archivio, tale obbligo non fu pienamente rispettato), e soprattutto squalificato a vita dalle corse del Palio.

Un fantino che non possiamo certamente definire fortunato, è stato Giuseppe Vincentini da Pavia, detto L’Ussaro. Vincentini, che deve il suo soprannome al fatto di essere stato realmente un componente del V battaglione degli Ussari, corse, o per meglio dire, non corse, il suo unico Palio, il 2 giugno 1862 per la Lupa. La carriera si sarebbe dovuta disputare il 1° giugno, in occasione delle celebrazioni della festa dello Statuto, ma in quella data accadde un grave episodio. Durante la mossa infatti, più contrade forzarono il canape, causando una caduta collettiva ed a farne le spese fu il cavallo della Lupa che morì sul colpo, mentre quello della Tartuca, anch’egli coinvolto nel capitombolo, perì nella notte tra l’1 ed il 2 viste le ferite subite. I tafferugli scoppiati subito dopo indussero le autorità a rinviare la carriera al giorno successivo, alla quale, ovviamente, il Vincentini non poté partecipare. Successivamente de L’Ussaro si persero le tracce e sparì dall’orbita paliesca.


Scorrendo il lungo elenco dei fantini che hanno disputato il Palio, troviamo che anche Giuseppe Mazzini ha corso la carriera. Ovviamente non si tratta del famoso patriota, ma di un suo omonimo (registrato all’anagrafe come Giuseppe Antonio), nato tra l’altro 70 anni prima del più noto politico, che comunque si è ritagliato un piccolo pezzo di notorietà nell’ambito della nostra festa, vincendo 2 carriere, il 2 luglio 1734 nel Nicchio ed il 2 luglio 1735 nella Tartuca. In entrambi i casi, dai documenti di archivio delle due contrade vittoriose, possiamo apprendere come la vittoria fruttò al Mazzini, che non ebbe mai un soprannome ufficiale, ben 70 lire, una somma certamente cospicua per l’epoca.

Davide Donnini

Foto tratta da www.ilpalio.org

 

 
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