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ALLARMI E RASSICURAZIONI: COSA SUCCEDE ALLA MENS SANA?

News inserita il 15-05-2018

La regolarità nei pagamenti al vaglio della ComTec, ma sono in arrivo altre sanzioni

Ultimo giorno utile, in casa Mens Sana, per certificare la puntualità nei pagamenti verso i propri tesserati. E’ la commissione tecnica della Fip a richiederla, entro domani, e dalla regolarità della documentazione presentata dipende un’altra piccola-grande certezza per dare il via alla stagione 2018/19, a proposito della quale la proprietà biancoverde ha fornito (anche di recente) abbondanti rassicurazioni. E sulla quale, peraltro, pendono gli strascichi del ritardato saldo di una tassa federale ed i provvedimenti che la federazione vorrà ricamarci sopra.

Nel bel mezzo di un clima che, da un giorno all’altro, alterna perturbazioni a schiarite (a metterci il carico, e non se ne sentiva una grande necessità, ha provveduto ieri Guido Bagatta lanciando una frecciata al socio di maggioranza Massimo Macchi: “Un bravo manager – lo ha definito l’ex presidente –, ma non ha esperienza di imprenditore. Macchi è bravo nel suo settore ma lo sport non è la moda, gli consiglio di fermarsi e di capire dove vuole andare con questa società”), si guarda al rispetto delle scadenze come ad una priorità. Una priorità che entro il 16 maggio, e quindi nelle prossime 24 ore, deve far pervenire sul tavolo della ComTec tutte le lettere liberatorie sulle quali allenatori e giocatori della Soundreef attestano, firmando, l’avvenuta riscossione degli stipendi da gennaio a marzo: il regolamento Fip prevede, in caso contrario, una sanzione finanziaria per il club inadempiente, ma su questo fronte non dovrebbero esserci particolari problemi, ciò almeno è trapelato nei giorni scorsi da viale Sclavo durante un incontro fra la famiglia Macchi e l’associazione IotifoMensSana.

Diversa, invece, la questione relativa il ritardato pagamento della tassa federale, della quale si è venuti a conoscenza nei giorni scorsi. La Mens Sana rischia il deferimento ed una penalizzazione di 3 punti in classifica per aver pagato con più di sette giorni di ritardo la scadenza della sesta rata 2017/18: questo almeno sembrerebbe l’intendimento della Fip, che pure deve ancora pronunciarsi (verosimilmente lo farà nel prossimo consiglio federale, per il quale si dovranno attendere ancora diverse settimane) su un caso pronto a prestarsi a tutta una serie di interpretazioni legali, con la società senese decisa a dimostrare l’avvenuto pagamento della tassa entro i sette giorni successivi alla scadenza (il che comporta una sanzione economica, ma solo quella) a dispetto di un incasso avvenuto l’ottavo giorno ma ritardato, si sostiene, dai giorni festivi intercorsi a cavallo della scadenza. Inutile aggiungere quante differenze corrano fra i due scenari appena prospettati.

Su tutto il resto, silenzio di tomba. Le ultime dichiarazioni ufficiali sul futuro biancoverde, rimangono quelle (di segno positivo) espresse da Filippo Macchi lo scorso 22 aprile. Considerate le tre settimane trascorse, e tutto quello che si è visto e sentito negli ultimi giorni, una presa di posizione ufficiale da parte della Mens Sana può solo far bene a tutto l’ambiente.

Matteo Tasso

 

 
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