SIENA NOTIZIE NEWS

DA POGGIBONSI A SANTIAGO: DIARIO DI UN CAMMINO (14)

News inserita il 13-04-2018

Da O' Cebreiro a Sarria, il paesaggio cambia totalmente, boschi, pascoli e nuvole cariche di pioggia, la Galizia si presenta nel suo aspetto più vero. L'arrivo a Sarria ci catapulta nel grande circo turistico del Cammino, è il segno che la meta è vicina

La discesa da O' Cebreiro è facile e dolce, strade sterrate facilitano il cammino, ma ospitano sempre più gente, le strade si fanno affollate dopo le nove del mattino, tanti hanno iniziato da O' Cebreiro, fino a lassù il numero era più limitato e le facce conosciute, vero che da Leon si erano aggiunti nuovi viandanti, ma dopo O' Cebreiro c'è molta gente in più.
Il panorama durante la discesa è vasto e limpido, sono giorni di cielo terso e grandi panorami, le nuvole in valle danno l'impressione di scendere verso il mare, per adesso si tratta di mare di nuvole, quello vero è ancora molto distante.
Villaggi, fattorie, pascoli, vacche e boschi, l'aria che si respira è molto agreste e molto alpina, pascoli e case in pietra dal tetto spiovente fanno ricordare sempre più un paesaggio nord europeo, i vasti boschi rendono piacevole l'andare anche perché è tutto in dolce discesa. Triacastela è un piccolo borgo, con la chiesa, il cimitero e le osterie e gli ostelli, non ha niente di speciale, solo l'atmosfera rilassata e lenta dei borghi di campagna. Dopo Triacastela, il percorso si fa altalenante saliscendi e boschi, ruscelli, fattorie e pascoli, sempre più mandrie, Somos con il suo monastero nel bosco, maestosamente incastonato nella foresta, la statale che ci ricorda l'aria e i rumori della città, l'arrivo a Sarria, città che ha avuto un boom negli ultimi anni, hotel, alberghi e ostelli ovunque, un lungofiume pieno di bar e ristoranti, un centro storico piccolissimo segno dell'esplosione turistica degli ultimi anni. Tutto qui è Cammino di Santiago, siamo nella città simbolo del Cammino moderno, quello dei pacchetti turistici, del tutto compreso, della camminata assistita, del pellegrinaggio mordi e fuggi, qua la spiritualità e il significato più profondo e intimo dell'intraprendere un pellegrinaggio di centinaia di chilometri è dissolto, cancellato dalla folla che si assiepa nei bar in attesa della partenza all'alba di domani. Da adesso in poi inizia la parte più convulsa, affollata, distorta del Cammino, Sarria è l'ultimo luogo dove può essere consegnata la credenziale da consegnare a Santiago per ottenere la Compostela. Da adesso in poi, ci saranno due tipologie di persone i viandanti e i turisti la vera differenza non si vede, è dentro, dentro al viandante è germogliato un sentimento di consapevolezza e libertà di spirito che si rafforza giorno dopo giorno, con  la certezza, di aver fatto la propria scelta e di essere in vista del traguardo.
Mancano centoventi chilometri, praticamente nulla rispetto alla strada fatta, avanti!

Filippo Landi

 

 
Articolo stampato dal giornale on line: oksiena.it
© OKSIENA.IT - Testata giornalistica online registrata presso il Tribunale di Siena il 26/05/2010 - Num. Reg.Stampa = 6 - P.IVA 01286400526
URL articolo: https://www.oksiena.it/news/da-poggibonsi-a-santiago-diario-di-un-cammino-14-130418114643.html