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CHE ARIA TIRA: SIENA, TANTI SALUTI AL NEBBIONE DI DICEMBRE

News inserita il 28-12-2016

In arrivo un cambiamento delle condizioni del tempo e temperature in calo (fotogallery Simone Gori).

“A Siena quando ero piccina io non si vedeva mai la nebbia”  dice una signora ad altre amiche. “E’ per via delle risaie di San Lorenzo” dibattono alcuni anziani della Val di Merse, avanzando ipotesi affascinanti ma difficilmente dimostrabili.

La verità è che nelle vallate della Toscana interna, la nebbia è fenomeno piuttosto frequente, probabilmente da sempre, ogni qualvolta un campo anticiclonico strutturato viene a posizionarsi in quel lembo di Europa racchiuso tra la Francia orientale, la Baviera, il Mar di Provenza, l’alto Tirreno e l’Italia centro-settentrionale. L’aria ferma, stabile e la forte dispersione del calore dal basso verso l’alto dovuta alle corte giornate di dicembre (e alle tante ore di buio) sono i due fattori principali che danno vita alla nebbia e ad altri fenomeni atmosferici particolari come l’ inversione termica.

Come si forma la nebbia?

La nebbia non è altro che una nube. Si forma nello stesso identico modo, per condensazione del vapore acqueo. In tal caso mentre in quota con l’alta pressione troviamo aria molto secca, nei bassi strati abbiamo tassi di umidità più elevati. Il suolo perde calore mancando l’alimentazione del sole per via delle molte ore di buio, facendo calare in questo modo la temperatura negli strati atmosferici più bassi e prossimi al suolo stesso. La temperatura si abbassa raggiungendo il punto di rugiada portando alla condensazione del vapore acqueo in goccioline sospese nell’aria. Essendo la quantità di vapore acqueo direttamente proporzionale alla temperatura, una massa d’aria più fredda potrà contenere molto meno vapore acqueo di una massa d’aria più calda. Ecco quindi perché la nebbia si forma tanto facilmente in dicembre. La nebbia tende a diradarsi nelle ore diurne grazie ai raggi del sole che raggiungendo il suolo innescano i moti convettivi che rimescolano l’aria ma in presenza di anticicloni strutturati ed aria particolarmente ferma, la nebbia può perdurare anche per più giorni.

Il gradiente di temperatura si inverte. Più caldo in montagna che in pianura

Salendo di quota troviamo invece aria più calda e più secca. E così ci ritroviamo nella situazione paradossale in cui fa più caldo in montagna che in pianura, specialmente nelle ore notturne, quando la dispersione del calore è più forte nelle aree a valle. Nelle giornate di lunedì 26 e martedì 27 dicembre abbiamo osservato una situazione ancora più estrema.
La nebbia, essendo assai fitta e più spessa della norma, riusciva a raggiungere anche aree più collinari inglobando spesso anche Siena città, mentre perdurava per l’intero arco della giornata nelle aree a valle della Val di Merse, della Valdarbia e delle Crete Senesi.
Il sole non riusciva a filtrare e a scaldare i bassi strati atmosferici e così mentre a Monteroni, Buonconvento, Rosia, Taverne d’Arbia non si superavano 7/8°C alle 13.30 sotto uno spesso strato nebbioso, ad Abbadia San Salvatore a quasi 900 metri sul livello del mare si registravano 15°C, mentre in vetta al Monte Amiata a 1700 metri di altitudine si misuravano 7°C, proprio come a 200 metri sul livello del mare. Consideriamo che con il gradiente termico normale (0,6°- 0,8°C in meno salendo ogni 100 m) si osservano di solito almeno 8/10°C di differenza tra le aree a valle e la montagna.

Le previsioni. Giornate più secche e un po’ più fredde. Assenza di nebbia nei prossimi giorni

Proprio nella giornata di oggi, mercoledì 28 dicembre, stiamo osservando un cambiamento parziale della circolazione atmosferica. L’anticiclone mantiene tempo bello sulla Toscana ma lo spostamento dei centri di alta pressione più a nord verso la Germania centrale e la Polonia permette l’attivazione di correnti da E/NE nei medi e bassi strati atmosferici, rimescolando di continuo l’aria e non permettendo la formazione di nebbie nei bassi strati. Temperature in calo, specie in montagna e in collina dove dai 7/8° al di sopra della media del periodo si tornerà su temperature prossime o leggermente inferiori alla media. A valle avremo ancora temperature negative e brinate durante le ore notturne, mente durante il giorno il clima si manterrà piuttosto gradevole con massime intorno ai 10° in bassa collina. Tutto questo fino al 1° gennaio 2017. Dal 2 gennaio qualche pioggia e, forse, tra il 3 e il 4 un po’ di neve sul Monte Amiata. La prima parte del mese di gennaio sembrerebbe quindi riportare maggiore dinamicità atmosferica in un contesto di temperature consone alla stagione invernale.

Marco Biagioli, MeteoSiena24 - Foto: Simone Gori

 

 
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