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CONFINI TRA CONTRADE: LA CHIOCCIOLA CITA IN GIUDIZIO LA TARTUCA

News inserita il 07-12-2016

ll Priore di San Marco, Mauro Sani: "Non abbiamo avuto scelta".

I confini delle 17 Contrade di Siena sono definiti dal Bando di Violante di Baviera, emanato nel 1729 dalla Principessa Violante Beatrice di Baviera, al tempo Governatrice di Siena.

Il Bando risulta tuttora in vigore ed è servito nel corso degli anni a dirimere le varie controversie territoriali che nel corso del tempo si sono presentate tra alcune Contrade.

Venerdì scorso l'Assemblea Generale della Contrada della Chiocciola ha deliberato di citare in giudizio la Contrada della Tartuca proprio per una questione relativa ai confini tra le due Contrade.

Secondo la Contrada di San Marco il confine, attualmente posizionato alla fine di Via Tommaso Pendola, sarebbe in realtà all'altezza del Vicolo del Saltarello.

Il Bando stabilisce che il territorio della Chiocciola si sviluppa "per tutta la chiesa ed ospizio di S.Lucia fino all'arco della via de Maestri ed abbracciando le case dirimpetto al cimitero di S.Marco salga la piaggia di S.Quirico e vada sino all'arco del convento di Castelvecchio e fino a S.Quirico".

Secondo la documentazione raccolta, il confine dell'Arco delle Monache di Castelvecchio, erroneamente collocato in una pianta del 500 alla fine di Via Tommaso Pendola (nella piazzetta dove si trova la chiesa di Sant'Ansano) si troverebbe invece all'altezza del civico numero 62 in Via Tommaso Pendola. Questo è stato scoperto grazie a una mappa coeva al Bando di Violante che è stata recentemente ritrovata.

L'Arco delle Monache di Castelvecchio è citato ovviamente anche quando il Bando accenna al territorio della Tartuca che è compreso tra "la strada dell'Ellera da ambe le parti, convento, chiesa e piazza di S.Agostino, convento e case de Padri della Rosa e tutta la strada fino a porta Tufi. Dall'arco di S.Agostino prenda solo a man sinistra ed occupi da ambe le parti la via de Maestri, siccome la via delle Murella fino all'arco delle monache di Castelvecchio".

Intervistato da La Nazione il Priore della Chiocciola Mauro Sani ha dichiarato: "Quando sono entrato in carica chiesi di poter trovare un accordo con la Tartuca mediante un accordo diretto o un arbitrato. La Tartuca mi rispose che non accettava nessuna delle due soluzioni proposte, non abbiamo avuto scelta".

Paolo Bennati, Priore di Castelvecchio, ha così commentato: "Prendo atto della decisione della Chiocciola, ovviamente faremo i nostri passi".

Fonte: www.lavocedelpalio.it

 

 
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