STORIA DEL PALIO: LE CARRIERE DI OTTOBRE
News inserita il 13-10-2016
Anche in questo mese si sono svolte alcune corse alla tonda
nel Campo.
Anche il mese di ottobre ha visto la disputa di alcune
carriere nel Campo. Scorrendo gli archivi vediamo che sono stati due i Palii
corsi nel decimo mese dell’anno, nel 1745 e nel 1849, mentre di un terzo,
datato 1664, non abbiamo notizie
precise.
Il 4 ottobre 1745 fu indetto uno straordinario per l’elezione
del Granduca Francesco II. L’evento fu abbondantemente festeggiato in città e
la Balia dispose come culmine dei festeggiamenti la disputa di un Palio. Le
informazioni su questa carriera sono scarse: sappiamo solo che parteciparonoAquila, Tartuca, Pantera, Nicchio, Onda, Torre, Selva, Bruco, Lupa e Giraffa. A
trionfare fu la Pantera con il fantino Musino, ma l’indiscussa protagonista di
quel Palio fu la panterina Grifa che, per favorire la vittoria della sua
contrada, non esitò a scendere in pista per prendere a bastonate il cavallo
della Selva che era in prima posizione, riuscendo a fermarlo. Dopo la corsa la
Grifa fu arrestata e passò la notte nelle patrie galere. Fu questa la prima
scintilla che diede origine alla rivalità tra Pantera e Selva, che durò per più
di un secolo per poi sopirsi alla fine dell’ottocento.
Il secondo Palio di cui parliamo è quello del 21 ottobre
1849. La carriera in realtà si doveva correre il 19 agosto per la venuta a
Siena del Granduca Leopoldo II, come recupero di quella non disputata nel
luglio dell’anno precedente a causa della Guerra di Indipendenza, ma
l’improvvisa malattia della figlia del sovrano del ne impedì lo svolgimento,
provocandone il rinvio ad ottobre inoltrato, nel giorno dell’inaugurazione
della ferrovia Siena – Empoli, alla presenza del suddetto Granduca con tutta la
famiglia imperiale. La carriera fu molto combattuta con più contrade che si
contesero la vittoria. Partì in testa l’Onda, che fu ben presto superata dallaTartuca con Figlio di Bonino e dalla Civetta. Ma il fantino del Castellare,Piccolo Campanino, cadde al secondo giro a S. Martino e così tornò in testa la
Tartuca, che fu superata definitivamente dall’Oca, con il cavallo Carbonello
montato dal Gobbo Saragiolo, a pochi passi dal bandierino finale, come dimostra
il disegno dell’epoca posto a corredo di questo articolo. Fu questo il primo
Palio fortemente influenzato da ingerenze politiche. Era infatti presente in
Siena una guarnigione austriaca che componeva il presidio alla città, e che
parteggiava per l’Aquila e per la Tartuca, non vedendo di buon’occhio l’Oca, la
cui bandiera ricordava quella italiana. Le cronache ci raccontano inoltre che,
nonostante le molte manifestazioni a favore del Granduca, non solo gli ocaioli
gioirono per la vittoria della contrada tricolore di Fontebranda, in un periodo
in cui il sentimento di indipendenza era forte in gran parte del popolo. Anche
per questi motivi, il Granduca ordinò la modifica dei colori dell’Oca, con il
rosso che fu trasformato in rosa, e questa novità fu mantenuta fino al 1859.
La terza carriera ottobrina fu quella del 5 ottobre 1664, disputata
per l’arrivo a Siena di Flavio Chigi, ma di questo Palio non resta traccia
nelle cronache; solo una delibera di Biccherna menziona l’effettuazione della
carriera, senza però indicare le contrade partecipanti e neppure la vincitrice.
Davide Donnini
Foto www.ilpalio.org
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