PALLECCHI SU SUVIGNANO: "PREMIATO L'IMPEGNO DI ASSOCIAZIONI E ISTITUZIONI"
News inserita il 15-07-2016
La
presidente dell’Arci provinciale di Siena sul protocollo siglato
nei giorni scorsi per la gestione del bene confiscato alla mafia.
“Una bella notizia che premia
finalmente l’impegno messo in campo in questi anni da istituzioni e
associazioni, tra cui anche l’Arci, per garantire il riutilizzo
produttivo e sociale di Suvignano e renderlo un simbolo della
legalità democratica in provincia di Siena, oltre che un progetto
pilota per il recupero dei beni confiscati alla mafia”. E’ quanto
afferma Serenella Pallecchi, presidente dell’Arci provinciale di
Siena e responsabile per la legalità democratica di Arci Toscana,
commentando il protocollo siglato nei giorni scorsi tra il Mipaaf,
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, la Regione
Toscana e i Comuni di Monteroni d’Arbia e Murlo per la gestione
dell’azienda agricola Suvignano, in attesa dell'atto finale che
assegnerà l’azienda alle Istituzioni locali da parte dell'Agenzia
nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni
sequestrati e confiscati alla criminalità mafiosa.
“L’Arci - continua
Pallecchi - è sempre stata al fianco delle istituzioni locali e
regionali per tutelare il futuro di Suvignano e il riutilizzo dei
suoi 700 ettari a fini produttivi e sociali. Con il protocollo,
finalmente, il progetto presentato dalla Regione Toscana e dai Comuni
di Monteroni d’Arbia e Murlo con il sostegno delle associazioni
impegnate nella legalità democratica prenderà forma e Suvignano
potrà diventare un modello di impresa fondata sull’agricoltura
sociale e la sostenibilità. Per il territorio senese e per tutti i
soggetti coinvolti in questa vicenda datanti anni si tratta di un
grande risultato che, ci auspichiamo, possa essere seguito presto
dall’assegnazione definitiva del bene confiscato alla mafia nel
2007. L’Arci – conclude Pallecchi - è pronta a fare la sua
parte, in rete con altri soggetti del terzo settore, mettendo a
disposizione competenze ed esperienze affinchè si dia piena
attuazione a ciò che prevede la legge 109/96 e Suvignano possa
diventare un laboratorio di partecipazione, cittadinanza attiva,
formazione e promozione sociale a beneficio della comunità”.
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