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VIDEOFRAMMENTI BIANCOVERDI: 11 FEBBRAIO 1992, IL PALASPORT SI TINGE D'AZZURRO

News inserita il 01-05-2016

Undici febbraio 1992, è martedì sera e al palasport c’è il pienone, ma per una volta in campo non c’è la Mens Sana. E’ la Nazionale Italiana a richiamare quasi settemila persone sulle gradinate dell’impianto senese, che per la seconda volta nella sua storia ospita gli Azzurri del basket: l’Italia affronta in amichevole la Cecoslovacchia, politicamente e sportivamente ancora unita per qualche mese, e la sconfigge 75-57 in una partita certo non indimenticabile ma che dà modo a tutta Italia di toccare con mano quanto in città il basket sia tornato ad essere un fenomeno di massa, grazie alla doppia promozione dalla B all’A1 dei biancoverdi.
L’Italia arriva a Siena il giorno prima. Ha il tempo per allenarsi sul parquet di viale Sclavo, che ancora è quello originale del 1976 (con qualche difettuccio congenito, legato alla posa dei listoni direttamente sulla base della struttura e, quindi, per niente elastico) e di annusare l’atmosfera cittadina cenando nei locali della società ondaiola “G. Dupré”, in un clima di festa e ammirazione. La allena Sandro Gamba, che deve costruire il gruppo post finale continentale del 1991 (giocata in casa e persa contro l’invincibile Jugoslavia) e provare a lanciarlo verso le Olimpiadi di Barcellona: il c.t. è in vena di esperimenti, lasciando a casa tanti “senatori” (dall'Europeo sono rimasti i soli Magnifico e Rusconi, tanti altri sono impegnati coi clubs che giocano 48 ore dopo le coppe) e scommettendo sui giovani (Fucka ha appena 20 anni, come del resto Abbio, che esordisce proprio quella sera), ma a far rumore è soprattutto la “prima” di Mario Boni, accolto da una sonora fischiata (la causa sono le “ruggini” fra la Mens Sana e Montecatini, club nel quale Boni milita da sempre) al momento della presentazione della squadra nel pre-partita. Boni non sfigura affatto, ma quella rimarrà l’unica sua apparizione in Nazionale nonostante gli oltre 11 mila punti segnati in carriera. Il migliore in campo è Gregor Fucka, autore di 17 punti, sulla scia del quale disputa una buona partita il pivot trevigiano Vianini (12). Le immagini di “Videoframmenti biancoverdi”, dall’archivio di Matteo Tasso, sono quelle dello speciale di Canale 3 Toscana e della differita che fu trasmessa, come sempre a tarda notte, da Raidue.

UN PO’ DI STORIA Quella del 1992 fu la seconda volta dell’Italia in viale Sclavo. Mandata dalla Fip a giocare a Mestre nella fase eliminatoria di Euro ’79 (Siena fu invece sede del girone che comprendeva Urss, Spagna, Bulgaria e Olanda), l’Italia fece il suo esordio ufficiale al palasport sette anni dopo, il 19 novembre 1986, in una partita amichevole giocata ancora una volta contro la Cecoslovacchia e vinta per 83-67, con 21 punti di Ario Costa, 16 di Riccardo Morandotti e 14 di Antonello Riva: c.t. degli Azzurri era Valerio Bianchini, che nell’occasione convocò il 18enne Andrea Niccolai, impegnato in serie B con Montecatini (altri corsi e ricorsi storici). La partita più importante giocata dalla Nazionale a Siena rimane però quella del 28 febbraio 1998, nell’ambito delle qualificazioni per il Campionato Europeo che poi l’Italia, guidata da Bogdan Tanjevic, vincerà alla grande nel 1999 a Parigi: si gioca al sabato pomeriggio contro la Georgia e non c’è storia, finisce 90-43 con 14 punti di Sambugaro e 11 a testa per Scarone, Meneghin, Galanda e Frosini. 

Matteo Tasso

 

 
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