MENS SANA NELLA "MISCHIA", IN CAMPO E FUORI
News inserita il 14-04-2016
I biancoverdi si giocano il fattore campo nei playoff contro Ferentino e Biella. Giorni di grande attesa per il futuro della società
A 80’ dalla fine della regular
season, una vera e propria “mischia rugbistica” coinvolge la Mens Sana e altre
tre squadre per la spartizione dei posti in classifica che vanno dal terzo al
sesto. A quota 34 punti ci sono Siena, Ferentino, Agropoli ed Agrigento,
nessuna delle quali è matematicamente raggiungibile da chi, in classifica, sta
ancora lottando per la qualificazione ai playoff, e al tempo stesso, però,
nessuna delle contendenti può ragionevolmente pensare di andare ad attaccare il
duo di testa Scafati-Tortona (38 punti) per entrare, addirittura, nel merito
della conquista delle prime due posizioni.
Relativamente alla lotta per
un posto nel tabellone col fattore campo favorevole nel primo turno, i
biancoverdi, ad oggi, sono la squadra che sta meglio in termini di classifica
avulsa: Ranuzzi e compagni hanno il 2-0 negli scontri diretti sia con Agrigento
che con Agropoli, ma devono domenica sera passare dal check point di Ferentino,
uno snodo che potrebbe verosimilmente chiudere la pratica in caso di vittoria
oppure, perdendo, rendere decisamente in salita la strada. La via di mezzo, da
non disdegnare, è salvare la differenza canestri: all’andata la Mens Sana si
impose 77-68, riuscire quantomeno a difendere quel +9 potrebbe mantenere in
vita non poche speranze di aggancio al quarto posto nell’ultima giornata,
quando a Siena arriverà una Biella verosimilmente più sicura della propria
vicenda in relazione al playoff.
Ferentino-Siena è il
match-clou della penultima giornata di regular season, ma un’occhiata agli
impegni di Agrigento e Agropoli non guasta. I siciliani avranno il fattore
campo nel derby contro Trapani, avversaria motivatissima (a sua volta) dalla
difesa del settimo posto in classifica, oltre che da motivi di campanile.
Quanto alla matricola cilentana, il match casalingo contro Latina è sulla carta
il più abbordabile in assoluto, seppur la Benacquista mantenga ancora in vita
qualche chance di riagganciare in extremis i playoff. Guardando in prospettiva,
perché comunque tutto si risolverà solamente domenica 24 aprile, detto della
Mens Sana che ospiterà Biella, Ferentino andrà a giocare a Scafati e potrebbe
trovare disco rosso, come del resto Agropoli sul campo di Tortona, mentre
Agrigento sarà in casa di Omegna, che in teoria potrebbe ancora avere la chance
di evitare i playout. Insomma il calendario della squadra allenata da
Alessandro Ramagli non pare bruttissimo. Sempre che, ovviamente, si esca da
Ferentino con un risultato positivo, o quantomeno non da buttare nel cestino.
Fin qui il basket giocato, ma
un’altra partita fondamentale continua a giocarsi lontano dal campo. Nei giorni
in cui si aspettano i primi nomi, e qualche cifra, dal consorzio “Basket e
Sport Siena” che si è da poco costituito, fa riflettere la corsa ad “entrare in
fotografia” scatenatasi per sostenere l’associazione “Io tifo Mens Sana”, ma se
il fine è rattoppare una coperta nata corta e riempitasi di strappi e buchi in
corso d’opera, si può provare a digerire anche l’atteggiamento tipico di chi,
dalle nostre parti, si illumina d’immenso vedendosi immortalato sul giornale
dietro al cavallo. Va da sé che la Mens Sana di oggi sia tutto meno che un
cavallo vincente, un “bombolone” (lo è stata fino a quando un aspirante Luigi
XV dei nostri tempi ha sentenziato “après moi le déluge”, decidendo di
mangiarsi tutta la pasticceria, oltre al bombolone), ma riempie comunque il
cuore vedere tanta disponibilità nell’aprire il borsello da parte di persone
che non godono certo di prebende milionarie, o quasi, come quelle care agli
idoli che un tempo portavano al successo la squadra biancoverde. Ben venga “Io
tifo Mens Sana”, chapeau, un po’ meno lo scenario rose e fiori che qualcuno, magari
da lontano, ha voluto dipingere attorno a questa storia, improvvisamente
dimenticandosi i buchi milionari che l’hanno originata e le vicende
giudiziarie, ancora aperte, che ne sono scaturite: unito al giusto sentimento
d’orgoglio ed appartenenza scaturito in questi giorni di raccolte fondi
popolari (stessa cosa era successa per riacquistare i trofei, prima ancora per
sostenere le campagne abbonamenti delle ultime due stagioni), emerge però la
sgradevole, anzi frustrante, sensazione di doversi sempre e comunque far carico
degli errori, e di qualche reato, altrui pur di salvare la propria passione
sportiva, che per la cronaca non è la bocciofila dietro casa bensì una società
professionistica e, come tale, andrebbe gestita.
La sottoscrizione come
“extrema ratio”, insomma. Da giugno siano altri a consolidare, non sciupandolo
più, il giocattolino che la gente comune ha ricomprato, rotto e a caro prezzo,
sul banco dell’usato.
Matteo Tasso
Foto Mens Sana Basket 1871
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