CAROBBI: “TEMO IL COLLETTIVO DELLA PIANESE. PER LA COLLIGIANA GARA VERITÀ”
News inserita il 01-04-2016
Il tecnico dei valdelsani, sulle pagine di Ok Siena e Tuttopianese, ha presentato il derby di domenica contro gli
amiatini.
Sulle pagine di Ok
Siena e Tuttopianese l’allenatore della Colligiana Stefano
Carobbi ha analizzato il prossimo match contro la Pianese. Il tecnico valdelsano non sarà in panchina, in quanto
dovrà scontare un turno di squalifica.
Come arriva la Colligiana al derby contro la Pianese?
“Sarà una partita che ci darà la possibilità di toglierci
definitivamente dall’obiettivo primario della salvezza, per poi cercare di
continuare il cammino che abbiamo un po’ interrotto, provando a fare più punti
possibili da qui alla fine del campionato”
Peseranno le assenze per squalifica di capitan Pietrobattista e Fall?
“No, penso che fino ad ora la squadra ha sempre sopperito a
qualsiasi assenza. Naturalmente per noi sono due giocatori importanti, come lo
sono chi scenderà in campo. Abbiamo le motivazioni per fare bene contro i
bianconeri”
Gli amiatini con l’avvento in panchina di Iacobelli hanno decisamente
svoltato: come vede i bianconeri?
“Li vedo bene, come li vedevo bene prima. Fino a poche
giornate fa hanno disputato un campionato al di sotto delle aspettative e delle
proprie potenzialità. Adesso hanno ripreso il cammino, vincendo tre partite e
pareggiandone due: contro la Colligiana cercheranno di proseguire il loro
momento favorevole”
Chi teme maggiormente della Pianese?
“Temo il loro collettivo che è sempre stato importante.
Certamente Mammetti è il finalizzatore di un gioco corale della squadra, mentre
a me piace molto Ancione”
Il suo futuro sarà ancora sulla panchina dei valdelsani?
“A Colle mi trovo benissimo e non vedo il motivo di non
proseguire insieme. Con la società e l’intero ambiente c’è piena fiducia: credo
che non ci saranno problemi per restare sulla panchina biancorossa. Nella
partita contro il Gavorrano qualcuno addirittura mi ha detto che io alleno
perché porto soldi alla Colligiana: roba da pazzi!”.
Damiano Naldi
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