DERBY COLLIGIANA-POGGIBONSI: 13 TIFOSI SOTTOPOSTI A DASPO
News inserita il 15-10-2015
La rissa vide coinvolte 17 persone.
Dopo
un’attenta valutazione da parte della Polizia di Stato, sul
comportamento tenuto in occasione del derby, valevole per la serie D,
disputatosi lo scorso 10 maggio tra Colligiana – Poggibonsi, sono
stati sottoposti a Daspo 13 dei 33 tifosi denunciati per aver invaso
il campo di gioco e provocato una rissa al termine della partita.
Nel
giugno scorso, dopo soltanto un mese di serrate indagini svolte dagli
uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Poggibonsi, in
stretta sinergia con i colleghi della Polizia Scientifica dellaQuestura di Siena, che estrapolarono le immagini dal sistema di
videosorveglianza dello Stadio, e coordinate dal Vice Questore
Aggiunto Gianluigi Manganelli, scattarono le denunce nei confronti di
quegli ultras che al termine della gara, tenutasi allo stadio
Comunale G. Manni di Colle Val D’Elsa, in provincia di Siena, erano
stati individuati come responsabili di reati di vario tipo.
In
particolare, un gruppo di supporters poggibonsesi, dopo aver superato
la recinzione che delimitava la tribuna scoperta dedicata ai tifosi
ospiti, invasero il terreno di gioco, con il probabile intento di
festeggiare i propri giocatori.
La
loro condotta, che già di per sé costituisce un reato punito in
base alla legge sulle manifestazioni sportive per le ripercussioni
che può avere per l’ordine e la sicurezza pubblica, fece infatti
immediatamente scatenare la reazione degli avversari, che, vedendo
gli altri, non vollero essere da meno e scesero in campo dalla
tribuna coperta.
Da
lì ne nacque una violenta rissa, durata alcuni minuti, che vide
coinvolte circa 17 persone, alcune delle quali mostrarono anche il
posteriore in segno di scherno verso gli spalti.
Durante
la rissa alcuni tifosi impugnarono, peraltro, le cinture dei propri
pantaloni servendosene per colpire gli avversari, prendendoli anche a
calci e pugni, fino all’intervento delle Forze dell’ordine a
seguito del quale venne riportata la calma.
Tutti
e trentatré vennero, quindi, denunciati per l’invasione di campo,
mentre 17 di loro furono indagati anche per la rissa nella quale
rimasero coinvolti.
Immediatamente
vennero avviate, su disposizione del Questore, le procedure per
l’emissione del Daspo da parte della Polizia Anticrimine.
Nel
corso degli accertamenti successivi alle denunce sono state, quindi,
esaminate le diverse posizioni dei tifosi, alcuni dei quali hanno
presentato anche le proprie controdeduzioni, con la conseguente
emissione di 13 provvedimenti di Divieto di Accesso ai luoghi ove si
svolgono manifestazioni Sportive, di diversa gravità, proporzionati
al comportamento tenuto, e 18 archiviazioni, 16 per i poggibonsesi e
2 per i colligiani.
Nove
Daspo sono stati quindi emessi nei confronti dei sostenitori del
Poggibonsi, il più grave dei quali della durata di 5 anni a carico
di un quarantenne, peraltro già sottoposto alla misura di
prevenzione della sorveglianza speciale di PS, che partecipò alla
rissa armato di cintura.
Altri
cinque Daspo della durata di 3 anni, uno per 2 anni e due per 1 anno
sono scattati nei confronti degli altri sostenitori del Poggibonsi.
Quattro
i provvedimenti emessi per i tifosi della Colligiana, uno della
durata di 3 anni, uno per 2 anni e due per 1 anno, anche in questi
casi adottati in relazione al comportamento tenuto in quell’occasione
ma anche valutando la pericolosità dei soggetti.
Il
Questore di Siena Maurizio Piccolotti, ha voluto tra l’altro
ricevere a colloquio alcuni ultras della squadra giallorossa, qualche
giorno fa, alla presenza dei poliziotti della Squadra Tifoserie della
Digos.
In
occasione dell’incontro Piccolotti ha ribadito con fermezza la
censura da parte della Polizia di Stato nei confronti di quelle
condotte contrarie alle previsioni normative, invitando al contempo i
tifosi a tenere in futuro comportamenti rispettosi della legalità.
All’esito
delle procedure finalizzate alla eventuale emissione dei Daspo, 18
posizioni su 33 proposte, ritenute meno rilevanti, sono state
archiviate, mentre un paio sono ancora in corso di valutazione, non
escludendo, qualora ricorrano elementi favorevoli, il riesame di
singole condotte a richiesta degli interessati.
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