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MORTI BIANCHE, DOPO L'ULTIMO DECESSO A SAN GIMIGNANO LA CGIL LANCIA L'ALLARME

News inserita il 29-07-2015

Restituito alla famiglia il corpo dell'uomo morto dopo essere precipitato da un cipresso nell'azienda agricola Fattoria di Cusona.

E' stato restituito lunedì alla famiglia il corpo dell'ultima vittima, in ordinde di tempo, di un incidente sul lavoro avvenuto nel senese. L'uomo è deceduto dopo essere precipitato da un cipresso nell'azienda agricola Fattoria di Cusona di San Gimignano dove stava lavorando. Morti bianche che si ripetono e che portano la CGIL di Siena a lanciare un grido di rabbia e di dolore.
“Siamo in contatto con la famiglia del lavoratore fin da quando è accaduto il fatto” - spiega Paola Bittarello, Segretaria provinciale della FLAI CGIL - “ saremo al loro fianco per fare la massima chiarezza sull’accaduto”. "Al tempo stesso - prosegue la sindacalista dei lavoratori agricoli - siamo a richiamare, in generale, con forza, le responsabilità che sono in capo alle aziende, sia in termini di rispetto degli adempimenti previsti dalla legge e dai contratti, sia per quanto riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro. In questi ultimi anni il mondo agricolo ha visto un vero e proprio dilagare dell’utilizzo degli appalti ed un’ulteriore frammentazione del lavoro che rendono i lavoratori sempre più fragili e ricattabili, perciò più esposti, proprio a partire dalla sicurezza. E purtroppo le ricerche e le indagini effettuate nel nostro territorio, a partire da quelle dell'Università degli Studi di Siena, confermano questa grave tendenza”.
“Ma dobbiamo anche segnalare - conclude Bittarello - che da parte di qualche azienda l’attenzione sulla sicurezza sta invece crescendo, tant’è che nei mesi scorsi sono stati sottoscritti alcuni protocolli di buone pratiche su questo tema. Inoltre stiamo presentando alle controparti datoriali la piattaforma per il rinnovo del contratto provinciale dei lavoratori agricoli, in questa occasione sarà per noi prioritaria la costituzione degli RLST, fondamentale strumento per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro”.
“La questione delle buone pratiche - spiega Martina Granai, Segretaria confederale CGIL - riguarda naturalmente tutti i settori, soprattutto quelli più a rischio come l’edilizia, campo per il quale è stato stipulato proprio un protocollo a livello provinciale (la ‘Buona Pratica di Casole d’Elsa’)”
“Questo tipo di accordi preventivi tra aziende, sindacati e istituzioni - aggiunge la rappresentante sindacale - deve essere diffuso in tutte le realtà lavorative e capitolati di appalto; la sinergia di tutti i soggetti coinvolti, a partire dalla medicina del lavoro per arrivare ai servizi ispettivi, gioca un ruolo fondamentale nella riduzione degli infortuni”.

 

 
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