SOUNDREEF, IL 2018 SI INAUGURA CON NUOVE GERARCHIE

News inserita il 01-01-2018 - Mens sana Basket

Ebanks torna a dominare in attacco, ma è da Saccaggi (e da Sandri e Vildera) che arriva la risposta al momento-no di Turner

All'inferno e ritorno. Non è il paradiso all'improvviso, e qui la finiamo con le citazioni cinematografiche, ma può bastare per aver passato un capodanno tranquillo, del quale un po' tutti in casa Soundreef sentivano la forte necessità.

Battere Roma recuperando dal -10 di inizio ripresa spalma endorfine su di un morale che rischiava di frantumarsi nell'eventualità di una terza sconfitta casalinga, con la zona retrocessione a soffiare sul collo di Matteo Mecacci e di una squadra che resta comunque difficile da riprogrammare in un contesto di duelli all'ultimo sangue per mantenere la categoria. Scenari allontanati, almeno per una settimana, mettendo quattro punti di margine sul terzultimo posto e creando nuove gerarchie sul parquet, probabilmente quelle definitive sulle quali puntare nelle restanti sedici partite: sì, perché attendere ulteriormente che Elston Turner faccia pace con se stesso e con un ruolo di leader che evidentemente non gli si addice è un rischio da non correre in questo momento (i 5 punti realizzati contro la Virtus sono il momento peggiore, anche in termini di qualità delle scelte, nella stagione dello statunitense, che pure non valica quota 20 punti da cinque partite, troppe per un giocatore col suo background cestistico), ragion per cui bene ha fatto lo staff senese a panchinarlo in attesa di giorni migliori ed a mettere nelle mani, ma soprattutto nella tempra, del duo Sandri-Saccaggi (mostruoso il secondo tempo del capitano, condito da 19 punti e 3 assist) il processo di crescita di una squadra che necessita di alternative alla strutturale Ebanks-dipendenza che la caratterizza.

Devin Ebanks, appunto.

Un giocatore fuori categoria in partite come quella appena affrontata, primo violino offensivo capace di sinfonie celestiali (il 37 di valutazione con cui ha concluso il match gli farà recapitare il titolo di Mvp della quattordicesima di andata) e di aprire voragini per un Vildera tornato decisivo, ma anche di inediti passi in avanti nel proprio atteggiamento difensivo.

Alla Soundreef serviranno riprove nelle prossime settimane, vero. In un momento come questo, però, niente serviva più di una vittoria del genere.

Matteo Tasso

 

 

 

 

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