"Speculazioni, non transizione ecologica"

La Comunità Energetica Rinnovabile SIENAENERGIE ETS esprime la propria ferma opposizione alla realizzazione di grandi impianti fotovoltaici ed eolici nel territorio senese, ritenendoli “progetti estranei a una corretta politica di riconversione ecologica” e “ispirati a logiche meramente speculative”.
Nel mirino dell’associazione finiscono in particolare le richieste di installare centinaia di ettari di pannelli fotovoltaici nella Piana di Rosia e torri eoliche nelle Crete Senesi, aree considerate di alto valore paesaggistico e storico.
“Immaginare che la piana, incastonata tra gli antichi borghi di Orgia, Stigliano, Torri, Rosia, Sovicille, Caldana, Toiano e Ampugnano, possa trasformarsi in un lago di pannelli solari è incongruo e inaccettabile”, afferma SIENAENERGIE. Parole altrettanto dure riguardano i progetti eolici, che prevedono torri “alte fino a quattro volte la torre dell’ex Idit a Isola d’Arbia”.
L’associazione richiama anche l’articolo 41 della Costituzione, secondo cui “l’iniziativa economica privata è libera, ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o recare danno alla salute e all’ambiente”.
"La transizione deve essere diffusa e locale, non calata dall’alto"
Oltre alle motivazioni estetiche e paesaggistiche, SIENAENERGIE denuncia le incongruenze tecniche dei progetti proposti.
“La vera riconversione ecologica — sottolinea la Comunità — si fonda su una produzione diffusa, legata ai consumi locali, non su grandi centrali che immettono energia nella rete nazionale con dispersioni fino al 15%”.
Secondo l’associazione, i tetti di capannoni artigianali, industriali e agricoli nei comuni interessati sarebbero già sufficienti a soddisfare il fabbisogno energetico locale, senza sottrarre terreno fertile alla produzione agricola né compromettere il paesaggio.
Impatto occupazionale minimo e rischi geologici
SIENAENERGIE mette inoltre in dubbio i benefici economici e occupazionali delle opere:
“Questi impianti vengono montati da squadre esterne e richiedono pochissima manutenzione. Il territorio non ne trarrà alcun vantaggio occupazionale.”
Sull’eolico, l’associazione rileva l’assenza di studi adeguati sulla ventosità del territorio e richiama la fragilità geologica delle Crete Senesi: “Non ci risultano mulini a vento nel senese, e una ragione ci sarà. Realizzare torri di 200 metri in un’area geologicamente instabile comporterebbe danni irreversibili, anche per le strade e il paesaggio”.
"Solo energie compatibili con il territorio"
La posizione è chiara: sì alle energie rinnovabili diffuse e compatibili con il contesto locale, no ai grandi impianti industriali. “Serve una politica che promuova il fotovoltaico diffuso, il mini-idroelettrico e il micro e mini eolico, tecnologie che si inseriscono nel paesaggio senza alterarlo”, conclude SIENAENERGIE, che ribadisce il proprio impegno “per una politica energetica realmente innovativa e rispettosa delle peculiarità del territorio toscano”.




































