SIENA: VIA LIBERA AL NUOVO REGOLAMENTO PER IL CENTRO STORICO

News inserita il 19-06-2025 - Attualità Siena

Per la tutela del patrimonio culturale e delle attività del territorio comunale. Delibera illustrata dall'assessore Giunti nella seduta del Consiglio comunale

Stop a kebab, internet point e negozi sotto i 40 mq in alcune aree

Il Consiglio comunale di Siena ha approvato oggi, giovedì 19 giugno, una modifica importante al Regolamento che disciplina le attività economiche e la tutela del patrimonio culturale nel centro storico e in tutto il territorio comunale. Il nuovo testo, presentato dall’assessore al commercio Vanna Giunti, è stato votato con 18 sì e 9 astensioni su 27 consiglieri presenti.

L’obiettivo del regolamento, come ha spiegato l’assessore, è chiaro: “Tutelare e valorizzare il centro storico di Siena, patrimonio dell’Unesco, e garantire un’offerta commerciale di qualità, distribuita in modo armonico sul territorio”. Giunti ha sottolineato che il percorso per arrivare a questo testo è stato lungo e frutto di un confronto con operatori, cittadini e portatori di interesse. “Si tratta di uno strumento di partenza – ha detto – non di un punto d’arrivo. Il regolamento potrà evolvere con il tempo, come tutto ciò che vive in una città in cambiamento”.

Le novità più rilevanti

Il nuovo Regolamento è composto da sei sezioni e introduce diverse novità, sia per quanto riguarda le limitazioni sia per gli incentivi alle nuove attività.

Divieti nella Zona 1 e 1 bis (centro storico):

Nel cuore della città non saranno più permesse nuove aperture di attività legate al cibo da asporto, come kebabberie, piadinerie, gelaterie, paninoteche, sushi bar e pizzerie al taglio. Stesso discorso per internet point, lavanderie a gettone, money transfer e simili. Inoltre, non saranno ammesse nuove attività alimentari sotto i 40 metri quadrati, tranne in alcuni casi specifici (come vendita di prodotti locali di qualità certificata).

Incentivi per i locali sfitti di Siena

Nel resto del centro (Zona 2), si potrà aprire un’attività di ristorazione solo se si utilizza un locale sfitto da almeno un anno e se il contratto di affitto è di almeno sei anni. Un modo per ridare vita a spazi vuoti e riqualificare zone meno frequentate.

Decoro e manutenzione obbligatoria

Tutte le attività, attive o chiuse temporaneamente, dovranno rispettare il cosiddetto “Piano del colore”. Obbligatoria anche la pulizia di vetrine, saracinesche e spazi interni, il mantenimento delle insegne e il divieto di affissioni abusive.

Agevolazioni per chi apre nel centro storico

Sono previste esenzioni fiscali (Tari, pubblicità, affissioni) per cinque anni per le nuove attività imprenditoriali avviate nel centro storico. Inoltre, contributi a fondo perduto sono previsti per chi apre botteghe artigiane tradizionali. Il contributo aumenta se l’imprenditore ha meno di 35 anni o se l’attività è collegata al Palio (come costumi, bandiere o tamburi).

Attività ammesse nelle vie più sensibili:
In alcune vie simbolo del centro, come via di Camollia, Banchi di Sopra e il Campo, sarà possibile aprire solo negozi di alta moda, librerie, gallerie d’arte, erboristerie, artigianato artistico, e attività di qualità. Stop quindi ai negozi di souvenir a basso costo e attività considerate “inappropriate”.

Valorizzazione delle botteghe storiche di Siena

Il Comune istituirà albi ufficiali per riconoscere e tutelare attività commerciali e artigianali storiche, con più di 50 anni di attività. Quelle che vantano almeno 70 anni, gestione familiare continuativa e arredi originali potranno ricevere il titolo di “eccellenza”.

Un centro più ordinato, identitario e sicuro

Il messaggio dell’amministrazione è chiaro: il centro storico di Siena non deve essere stravolto, ma protetto. “Vogliamo che resti un luogo vivo, con attività autentiche, che riflettano l’identità della città – ha detto l’assessore Giunti –. Questo regolamento ci aiuterà a preservare la bellezza e la qualità della vita nel cuore di Siena”.

Il regolamento entrerà in vigore nei prossimi giorni e sarà accompagnato da bandi, controlli e campagne di informazione. Un passo importante, secondo l’amministrazione, per bilanciare turismo, economia e tradizione.

 

 

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