SIENA, SI FINGE MIGRANTE PER NON PAGARE BIGLIETTO DELL'AUTOBUS: DENUNCIATO

News inserita il 18-01-2017 - Cronaca Siena

Studente camerunense finisce nei guai per aver fornito generalità false.

Un ragazzo africano, colto senza biglietto da un controllore a bordo di un autobus della TM SPA, spacciandosi per migrante si è limitato a fornirgli generalità false, senza esibire documenti di riconoscimento. L’abbigliamento curato, i modi e altri particolari suggerivano allo zelante operatore dell’azienda dei trasporti senese, che non poteva trattarsi di un rifugiato ospitato in qualche struttura d’accoglienza della Provincia. Egli provvedeva pertanto a chiamare i Carabinieri al numero 112. Giunta sul posto la pattuglia dei militari della Stazione di Siena-Viale Bracci e interrogato il ragazzo sulla propria identità, questi confermava il nome falso già fornito al controllore. Per poterci vedere chiaro, i militari decidevano di condurre lo straniero in caserma per sottoporlo eventualmente ad un fermo di identificazione, atteso anche il fatto che lo stesso parlava un buon italiano, in linea di massima non compatibile con un recente arrivo nel Belpaese. Di fronte alla prospettiva di restare in caserma per molte ore, di essere sottoposto a rilievi dattiloscopici e a tutti gli adempimenti necessari prospettatigli dai Carabinieri, nel timore di poter essere pesantemente redarguito dai genitori, ha finalmente fornito le corrette generalità, esibendo anche documenti in corso di validità, dai quali poter essere correttamente identificato. Si tratta di uno studente universitario camerounense, iscritto al primo anno della Facoltà di Farmacia dell’Ateneo senese. L’idea di risparmiare sul biglietto dell’autobus l’aveva indotto a giocare d’astuzia per usufruire del regime di tolleranza che ì più attribuiscono ai rifugiati o presunti tali, in maniera tale da potersi esimere dall’adempiere ai propri obblighi di utente di un servizio pubblico. Il ragazzo ha mostrato di essere pentito per la propria leggerezza, ma verrà comunque deferito alla Procura della Repubblica di Siena per un reato contravvenzionale, quale quello di aver fornito a più riprese false generalità a dei pubblici ufficiali. Di questa seccatura dovrà in qualche modo informare i propri genitori in Cameroun. I Carabinieri gli hanno promesso che non lo faranno loro.

 

 

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