SIENA, PREOCCUPAZIONE PER LA SICUREZZA: ANNA PARIS CHIEDE INTERVENTI URGENTI

News inserita il 19-06-2025 - Attualità Siena

La Consigliera regionale del Partito Democratico ha presentato un'interrogazione

Anna Paris Pd

"La Provincia di Siena non può essere lasciata sola: servono più forze dell’ordine e strutture adeguate"

Siena e la sua provincia devono tornare a sentirsi sicure. È questo il messaggio lanciato dalla consigliera regionale del Partito Democratico, Anna Paris, che ha presentato un’interrogazione alla Giunta toscana per sollecitare un intervento immediato del Ministero dell’Interno.

“La situazione è grave – spiega Paris – e i cittadini, così come le attività economiche, non possono più convivere con la crescente sensazione di insicurezza e abbandono da parte dello Stato”. Le parole arrivano dopo l’allarme lanciato dal Siulp, il sindacato della Polizia, e a seguito di diversi episodi di violenza e degrado registrati soprattutto nel centro storico.

Secondo la consigliera, è incomprensibile che, nel piano nazionale di rafforzamento degli organici della Polizia, non sia previsto alcun nuovo agente per la provincia di Siena. Una scelta che, a suo avviso, penalizza un territorio già in evidente difficoltà. “Basti pensare – aggiunge – che il Questore ha recentemente sanzionato 11 persone per disordini nel cuore della città, e sia i residenti che i commercianti stanno chiedendo più sicurezza”.

La situazione, secondo Paris, è preoccupante anche in altre zone della provincia: i Commissariati di Chiusi-Chianciano e Poggibonsi sono sotto organico e faticano a garantire i servizi essenziali. A questo si sommano strutture inadeguate, come la Caserma Piave e la Questura di via del Castoro a Siena, che rendono ancora più difficile il lavoro degli agenti.

Anche l’arcivescovo Lojudice ha lanciato un appello per un intervento deciso, chiedendo un rafforzamento delle forze dell’ordine per affrontare la situazione in modo duraturo.

La sicurezza è un diritto fondamentale – conclude Anna Paris – e senza di essa non può esserci libertà, sviluppo o coesione sociale. Chiedo che la Regione si faccia carico di portare al Governo la voce di un territorio che chiede solo ciò che gli spetta: protezione, ascolto e rispetto. Servono più agenti e investimenti concreti nelle strutture. Solo così potremo restituire fiducia e serenità alla nostra comunità”.

 

 

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