Fanno discutere gli scontri fra bande di diversa etnia nel centro storico cittadino
E fu così che anche a Siena arrivò il "progresso", nella deformazione sociale di scontri fra bande di diversa etnia, per motivi poco nobili, quali: accoltellamenti per tentare di rubare uno smartphone, generiche vendette, furti, stupri, spaccio, prostituzione ed altre forme delle peggiori nefandezza umane.
Ci pare che l'integrazione consista nel portare questa “barbarie” nella nostra società ma come sempre alla “senese”, nella maniera più ipocrita che esista: testa sotto la sabbia come gli struzzi e andare avanti facendo finta di niente.
Ah, ricordiamo che nel medioevo pre-contradaiolo esistevano le compagnie militari che dovevano preservare dal nemico esterno la nostra stupenda repubblica senese, ma il famoso controllo territoriale che oggi dovrebbe passare per i 17 rioni ci pare più che altro che agiti un'entità virtuale che si manifesta solo il 2 luglio e il 16 agosto.
Petti gonfi di orgoglio e prime file delle contrade dedite più che altro a organizzare il cenino in società che a difendere il prorpio territorio. Partiti che vendono l'anima al diavolo pur di avere un voto in più e che manifestano una certa inimicizia con il popolo italiano; l'abbandono di ideali storici quale la protezione degli operai per il favoreggiamento di minoranze dai gusti sessuali diversi.
Giustizia non efficiente e sbandamento culturale portano la delinquenza ad operare con tranquillità. Se passa il messaggio che malfattore è una persona per bene e le forze dell'ordine sono dalla parte del male ci pare evidente che non ci possa essere nessuna autorità statale a tutelarci.
Ventennali scellerate politiche di immigrazione clandestina, perché ci piace chiamare le cose col loro nome, portano a questo risultato.
C'è chi inneggia a regimi del passato che sinceramente non ci pare di vedere, anzi c'è un permissivismo alla malavita che non contempla i più classici regimi antidemocratici.
Piuttosto vediamo una morbidezza nel trattare certi temi sociali ed una libertà di distorsione della realtà che dobbiamo sopportare per fare finta che esista una democrazia!
Non abbiamo la soluzione a portata di mano per la nostra città, auspichiamo perlomeno una vigilanza più stretta, sia da parte dei cittadini che delle forze dell'ordine, nella speranza che chi delinque occupi luoghi diversi dalle persone per bene! E' una questione di spazio/tempo, in genere abbiano etnie che non si integrano ai nostri usi e costumi ma poi ci prostriamo ad adottarne di nuovi, rinunciando alla nostra bi-millenaria cultura.
Non essendoci reciprocità e nemmeno scambi culturali l'unica cosa che importiamo è la barbarie!
Simone Benvenuti