SIENA: CONSEGNATO IL PREMIO MANGIA 2015 A ANDREA CAUSARANO

News inserita il 15-08-2015 - Attualità Siena

Medaglie di civica riconoscenza a Alessandro Leoncini e Luigi Bernabei.

Come da tradizione nel giorno dell’Assunta, questa mattina, il sindaco Bruno Valentini, durante la solenne cerimonia tenutasi nel Teatro dei Rozzi, ha consegnato il Premio Mangia 2015 ad Andrea Causarano (candidato dalla Contrada della Selva) e le Medaglie di civica riconoscenza a Luigi Bernabei (proposto dall’Accademia dei Fisiocritici) e Alessandro Leoncini (per la Contrada della Pantera).

<<Oggi – ha detto il sindaco Valentini – celebriamo i figli migliori di Siena. Quei senesi che sono stati capaci, per passione e merito, di eccellere nel loro agire quotidiano, diventare punto di riferimento per tutta la comunità e portare il nome della nostra città in Italia e nel mondo>>. <<Il Mangia e le medaglie - ha proseguito - sono premi che vengono da noi: dalla città a cui sentiamo di appartenere. Questo è il momento in cui Siena si guarda allo specchio e costruisce i propri valori di riferimento: il merito, la passione, la capacità, la dedizione nei confronti della Città e delle sue Contrade>>. Come ha evidenziato <<Oggi questo momento acquista un’importanza ancora maggiore. Troppo spesso, e con troppa superficialità chi ci guarda dall’estero giudica questa comunità e la sua secolare Festa. Per chi non lo avesse capito, e lo dico con forza, Siena è una città unica al mondo, dai valori e dalle tradizioni solide. Il Palio è, prima di tutto, amore per Siena, amore per le Contrade, amore per i cavalli. Un amore che non smettiamo mai di dimostrare, anno dopo anno, Palio dopo Palio. Lo facciamo da centinaia di anni, fieri di noi e del nostro agire. E lo faremo per sempre, pronti a dialogare con chi vuole dialogare, ma pronti ad isolare chi cerca solo un po’ di visibilità sfruttando la nostra città: passione, merito e dedizione, questi sono i valori chiave dei riconoscimenti assegnati oggi. Siena offre a tre dei suoi cittadini più meritevoli non solo un importante dono, consegna a loro un grande compito, quello di continuare ad essere ambasciatori della nostra città in Italia e nel mondo. Ad Andrea Causarano, medico sociale della Juventus, per la sua prestigiosa carriera professionale, competenza e fama nel campo della medicina sportiva. A Luigi Bernabei per gli importantissimi contributi medici portati allo studio delle lesioni uditive da trauma sonoro, e per aver enormemente contribuito alle attività del centro di audiologia “Tommaso pendola” per la cura dei sordomuti, e ad Alessandro Leoncini, responsabile dell’Archivio storico dell’Università di Siena, collaboratore della rivista “Il Carroccio di Siena” e collaboratore della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Antropologici di Siena e Grosseto, per aver dedicato attenzione, passione e amore alle tradizioni e cultura della città>>.

<<E’ un esercizio che fa bene al cuore>>, ha esordito Francesco Rinaldi nel presentare Andrea Causarano nei suoi aspetti di contradaiolo e medico, <<perché, scorrendo le tappe della sua vita (in contemporanea venivano proiettate le immagini più salienti), si riacquista fiducia nei valori che la nostra comunità nel tempo ha saputo esprimere e tramandare: impegno, passione e competenze, tutti animati da forte spirito di appartenenza territoriale e di visione solidaristica della vita. Valori cittadini, umani e culturali che Causarano ha saputo trasportare nella sua intensa attività professionale di medico sportivo, facendone uno stile di vita e di relazione con il prossimo, pur operando ai massimi livelli>>. Profondamente legato alla storia e alle tradizioni della sua città, <<come professionista – ha evidenziato – rappresenta anche la valida espressione di un’altra grande eccellenza senese: la sua plurisecolare Università, che ha sempre avuto negli studi di medicina uno dei suoi punti di forza>>.


Una vita piena di passioni dove lo sport ha ricoperto un ruolo determinante. Una storia lunga e piena di successi, nonostante l’infortunio al ginocchio che gli ha fatto appendere, da giovane calciatore, gli scarpini al chiodo: come medico sportivo, Causarano ha vinto praticamente tutto quello c’era da vincere. Lo ha ben illustrato Gigi Rossetti nel ripercorrere tutte le tappe più salienti della sua carriera professionale. <<Con la prima esperienza nel Costone Basket la squadra vola in serie B. Negli anni immediatamente successivi, torna al suo amore più grande, il calcio, seguendo varie squadre della provincia e diventando, nel 1993, il medico ufficiale del Siena Calcio, con il quale condividerà gioie ed emozioni, fino al 2014, nell’escalation di successi dalla serie C alla serie A>>. <<Venti anni – ha sottolineato Rossetti – durante i quali si diffonde sempre più la stima nei confronti della sua professionalità. Da quel periodo, Causarano ha avuto la possibilità di confrontarsi su scenari e con personalità sportive e mediche di livello nazionale e internazionale, facendo sì che Siena, anche e soprattutto grazie a lui, diventasse un punto di riferimento per la medicina sportiva. Addirittura il Barcellona, uno dei club più prestigiosi del mondo, per ben tre volte ha inviato nella nostra città un’équipe medica per studiare le metodologie valutative applicate da Causarano e adottare i suoi protocolli>>. <<Nel 2010, la Robur retrocede in B e arriva Antonio Conte, con il quale stringe un rapporto di reciproca amicizia e stima, e la Robur torna subito in A. L’anno dopo, Conte approda nella Juventus, dove vince tre scudetti, e convince la dirigenza bianconera che Andrea è il medico giusto. Per Causarano sarà la gloria: da Vallepiatta alla finale di Champions League di Berlino, passando dalla vittoria dello scudetto con il nuovo tecnico Massimiliano Allegri e arrivando fino alla recente e vittoriosa finale di Supercoppa a Shanghai. L’avventura di un grande senese che tiene alto il nome di Siena nel mondo e lo fa con tutta la semplicità che solo ai grandi appartiene>>.

<<Docente, clinico universitario, cittadino esemplare>>. Queste le parole di Mauro Barni per il collega Luigi Bernabei alle soglie del secolo di vita (è nato nel 1916). <<Fervente cultore dei valori della società, dell’impegno professionale e del culto della famiglia>>. Come ha ricordato Barni nel tracciare il suo profilo <<fin dagli studi universitari e dopo la partecipazione come ufficiale di Marina alla vicenda bellica si connotò di precisi tratti. Dalla tesi in medicina legale sulla intossicazione da arsenico, alla dedizione alla clinica otoiatrica nel cui ambito svolse attività scientifica, didattica, clinica di primo ordine, con grande successo e prestigio di livello internazionale>>. <<La sua passione per la disciplina e la ricerca – ha proseguito - lo distinse tra i continuatori più validi dell’opera di Tommaso Pendola dedicata alla redenzione dal sordomutismo, come direttore della clinica e del centro di audiologia. Professore emerito dell’università, illustre valorizzatore di una bella tradizione accademica, Luigi Bernabei è sportivo di classe, campione sciistico nazionale seniores, figura dispensatrice di cordialità e amicizia, benemerita il degno riconoscimento civico che lo fa ascendere al monte del Mangia>>.

<<Vedo Alessandro - ha detto Giuliano Catoni nel presentare Leoncini – come il coriféo di quel popolo che, secondo il motto della sua Contrada, viene scosso dal ruggito della Pantera e s’impegna con perizia e passione per la conoscenza e la salvaguardia del patrimonio culturale di questa città, che oggi gli dimostra la sua stima e la sua riconoscenza>>. Come, infatti, ha illustrato Catoni, Alessandro Leoncini fin da giovane ha nutrito una grande passione per la storia e le tradizioni senesi. <<Dall’accurata indagine, commissionata dall’Azienda di Turismo, che nel ’94 fruttò un libro dove sono descritti 125 tabernacoli esistenti, 17 trasferiti, 65 perduti (ma se ne conosce l’autore) e altri 95 ricordati da fonti documentarie, per un totale di 302. La pubblicazione ha un sottotitolo: “Arte e devozione popolare”, la stessa devozione che caratterizza il rapporto di Leoncini con la sua città, la sua storia, l’arte, le tradizioni, i personaggi di Siena, quella antica, moderna o contemporanea, soggetti studiati con strumenti d’indagine spesso raffinati: bibliografici o archivistici. Si è creato un bagaglio culturale e professionale di alto livello, come dimostrano le sue numerose pubblicazioni, supportate da accurate ricerche bibliografiche, perché un’altra particolare militanza la esercita nel campo della bibliografia>>.

Ai premiati anche una pergamena a ricordo realizzate da Cesare Olmastroni, Stefano Pellati e Erica Fineschi.

 

 

 

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