Interrogazione del consigliere Alessandro Masi del gruppo Pd. Capitani: "Centouno punti di ricarica, postazioni consultabili online"
Le colonnine di ricarica per le auto elettriche a Siena sono finite sotto i riflettori durante il Consiglio comunale di giovedì 15 maggio. A sollevare la questione è stato Alessandro Masi, consigliere del Partito Democratico, che ha presentato un’interrogazione per fare chiarezza sullo stato di funzionamento delle infrastrutture.
A rispondere è stato il vicesindaco Michele Capitani, che ha illustrato i passi compiuti dal Comune in tema di mobilità sostenibile. “Abbiamo approvato un Piano per valutare il fabbisogno di infrastrutture di ricarica – ha spiegato – con una mappa dettagliata dei punti installati, consultabile anche online su Google Maps e sulle principali app dedicate, come Enel X”.
Il vicesindaco ha ricordato che la rete è stata ampliata e aggiornata grazie a un accordo firmato nel 2021 con Enel X Mobility. Oggi Siena può contare su 101 punti di ricarica pubblici, distribuiti su 50 colonnine a doppia presa e una a presa singola: 66 di tipo Quick, 29 Fast e 6 Hpc (High Power Charging). Ogni postazione è abbinata a un posto auto riservato durante la ricarica.
“Questo potenziamento – ha aggiunto Capitani – risponde alla crescente richiesta da parte dei cittadini e dei turisti che scelgono veicoli elettrici. Siamo comunque disponibili a valutare nuove esigenze, purché ben motivate”.
Ma la risposta non ha convinto il consigliere Masi, che ha espresso insoddisfazione. “La mia domanda riguardava lo stato di funzionamento delle colonnine, non solo la loro localizzazione – ha ribattuto –. In particolare, volevo sapere se quelle nelle zone di Fontebranda, Tufi e San Prospero sono attive o presentano problemi. Serve attenzione sui disservizi”.
Secondo Masi, le colonnine sono un elemento chiave dell’accoglienza in una città che punta a essere ‘carbon free’. “Non basta avere una rete – ha detto – se poi non funziona. Le infrastrutture sostenibili sono il biglietto da visita per chi visita o investe a Siena. La sostenibilità non può restare solo sulla carta: Agenda 2030 ci chiede coerenza tra obiettivi e realtà”.