Il fatto è avvenuto in vicolo della Manna. Una "ragazzata", come succedono tante a questa età, segnalata da un uomo con una telefonata al 112.
Tutti siamo stati ragazzini e potremmo in parte capire. Da adolescenti in genere l’energia da spendere non manca. I giochi adolescenziali certo, possono essere più o meno intelligenti e condivisibili, ma in ogni caso non si dovrebbe mai trascendere. Così, giocare a “karate kid”, ammesso che quel personaggio resti ancora di moda, è assolutamente ammissibile qualora ci si limiti a sferzare l’aria con fulminei fendenti e abili mosse, ma diviene inqualificabile nel momento in cui si producano danni a terzi. Nel pomeriggio di ieri giungeva una telefonata al 112, allocato nella centrale operativa dei Carabinieri di Viale Bracci.
Il signore che telefonava aveva catturato un ragazzino di sedici anni che aveva appena sfondato con un calcio la porta d’ingresso di una cantina in vicolo della Manna, presso il giardino pubblico ivi situato. Riferiva che un gruppo di adolescenti giocava con fare un po’ manesco e al termine della propria esibizione, uno di loro aveva sfondato una porta. “Ma se è così esplosivo come ha fatto quel tizio a catturarlo? È ancora più esplosivo?”. Giunta sul posto la gazzella dei Carabinieri, si poteva constatare che la porta sfondata non era un modello di robustezza e che non doveva essere stata necessaria alcuna performance per tirarla giù. Il ragazzino peraltro si presentava contrito e dignitoso: “è colpa mia, prendetevela con me e non con i miei compagni, sono stato io a commettere questa sciocchezza, anche se non volevo tirar giù la porta ma ne ho valutato male la solidità”. Il sedicenne veniva identificato e lasciato andare dai Militari dell’Arma che gli consigliavano maggiore prudenza per il futuro e maggior autocontrollo. Veniva quindi identificato anche quel cittadino che si era fatto i fatti altrui in pienezza di senso civico. Cosa accadrà ora? Il ragazzino potrebbe subire un procedimento penale per danneggiamento, qualora il proprietario della cantina e della porta decidesse di querelarlo. Con ogni probabilità però si addiverrà ad un semplice risarcimento dei danni. Quell’adolescente di buona famiglia ha dimostrato lealtà nell’ammettere le proprie colpe e questo ha certamente un grande valore, perlomeno agli occhi dei Carabinieri che attenderanno le determinazioni della parte lesa. Sistemata la porta tutto dovrebbe concludersi, con buona pace di quei ragazzi che anche da un episodio negativo dovranno trarre costruttivi insegnamenti.