Le Province: "Taglio del 70%". UPI a Salvini: "Apriamo un tavolo di crisi: a rischio la sicurezza dei cittadini"
Le Province italiane lanciano l’allarme: i fondi destinati alla messa in sicurezza delle strade stanno subendo tagli pesantissimi, fino al 70%. Una situazione critica che rischia di bloccare lavori già programmati e mettere in difficoltà la viabilità su tutto il territorio nazionale. A pagare il prezzo, anche la Provincia di Siena, che perderà 2,7 milioni di euro entro il 2029.
Il grido d’allarme è arrivato dall’Assemblea Nazionale dei Presidenti di Provincia, riunitasi a Roma per discutere una strategia comune. Tra i temi centrali, i tagli introdotti dalla Legge di Bilancio e dal Milleproroghe, che hanno ridotto drasticamente i fondi già assegnati alle Province per gli interventi su circa 120 mila chilometri di strade.
“La riduzione è del 50% fino al 2029, ma si tocca quasi il 70% per gli anni successivi”, ha spiegato Agnese Carletti, Presidente della Provincia di Siena, presente all’incontro. “Solo per il nostro territorio, il taglio vale 2,7 milioni di euro”.
Pasquale Gandolfi, Presidente dell’UPI (Unione delle Province Italiane), ha sottolineato come questi fondi fossero già destinati a lavori fondamentali per la sicurezza e l’efficienza della rete stradale. “È gravissimo – ha detto – che siano stati tagliati anche i fondi del 2025 e 2026, con conseguenze immediate: cantieri bloccati e meno sicurezza per i cittadini”.
L’Assemblea ha incaricato ufficialmente Gandolfi di chiedere un incontro urgente con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per affrontare la crisi e recuperare almeno i 385 milioni di euro tolti alle Province per il biennio 2025-2026.