A Castelnuovo Berardenga i Carabinieri sventano una tentata truffa ai danni di una 78enne

CASTELNUOVO BERARDENGA – I Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato a piede libero due cittadini italiani, tra cui un diciassettenne, accusati di aver tentato una truffa ai danni di una donna di 78 anni con la ben nota tecnica del “finto Carabiniere”.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, nel tardo pomeriggio del 14 ottobre 2025, i due avrebbero contattato telefonicamente l’anziana, spacciandosi per appartenenti all’Arma. Come accade in molti episodi analoghi, il falso maresciallo avrebbe riferito alla vittima che un suo familiare era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale e che, per evitarne l’arresto, era necessario versare una somma di denaro a titolo di cauzione, da consegnare a un sedicente “avvocato” o a un presunto “carabiniere” incaricato del ritiro.
La trappola, però, non è scattata: la donna, insospettita, ha subito contattato i veri Carabinieri della Stazione di Castelnuovo Berardenga. I militari sono intervenuti tempestivamente e sono riusciti a bloccare i due sospetti prima che potessero portare a termine il loro piano.
Il fenomeno delle truffe agli anziani continua a rappresentare una delle principali preoccupazioni delle forze dell’ordine. I malintenzionati, spesso ben organizzati, si presentano come appartenenti alle forze di polizia, avvocati o tecnici di società di servizi (luce, acqua, gas), sfruttando paura e confusione per ottenere denaro o gioielli.
Il copione è sempre lo stesso: una telefonata d’allarme, toni gentili ma decisi e la richiesta urgente di denaro per risolvere un presunto problema familiare o tecnico. In alcuni casi, il falso incaricato si presenta poi personalmente a casa della vittima per ritirare il denaro o i preziosi.
I Carabinieri ricordano che nessun appartenente alle forze dell’ordine o tecnico autorizzato chiede denaro per risolvere questioni legali o per effettuare controlli domestici. In caso di telefonate sospette, è fondamentale mantenere la calma, verificare le informazioni contattando direttamente i propri familiari e chiamare subito il 112, senza aprire la porta a sconosciuti.
Il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari: la posizione dei due indagati è al vaglio dell’Autorità giudiziaria e, come previsto dalla legge, non possono essere considerati colpevoli fino a una eventuale sentenza definitiva di condanna.





































