Dai ragazzi con sindrome di Down diventati coinquilini all'infermiere che cura un bambino in Etiopia
Amici diventati coinquilini, ragazzi disabili che giocano (e crescono) insieme, un infermiere che cura un bambino in Etiopia. Sono le fotografie che hanno vinto il concorso “Sguardi solidali”, organizzato dalla Delegazione Cesvot di Siena per “fermare” attimi che al primo sguardo sembrano ordinari ma in realtà contengono un messaggio straordinario: un momento, una situazione o un luogo simbolo di solidarietà sociale e ispirati ai valori del volontariato.
La premiazione del contest, che era dedicato ai giovani tra i 14 e i 35 anni di età, si è svolta ieri durante l'evento “Lo stato di salute del terzo settore nella provincia di Siena” organizzato dalla delegazione Cesvot senese, che si è tenuto all' Auditorium di Confesercenti Siena.
Il primo premio di “Sguardi Solidali” è andato a Sofia Rocchigiani, che ha realizzato un autoscatto, ritraendo uno dei momenti del passaggio in cui ragazzi di Casa Dolce Casa, percorso di cohousing per ragazzi con sindrome di Down, iniziano a pensarsi non più come amici ma come coinquilini. La foto è stata scattata a gennaio 2022 quando “Giulia, Andrea, Matteo e Andrea (e noi volontari ed operatori con loro) stavamo iniziando a muovere i primi passi all'interno di un percorso di co-housing. Dovevano essere solo quattro mesi, c'erano tante paure, tante incertezze ma anche tanta voglia di farcela” racconta Sofia Rocchigiani. Sono passati più di due anni. “Abbiamo percorso tanta strada e tanta ancora ne abbiamo davanti, ma come dicono loro 'alla fine siamo una famiglia di amici coinquilini'.”
Secondo posto per Valeria Dionisi per la foto che racconta un momento di gioco tra amici, mentre la luce che entra da una finestra aperta illumina i loro volti, una giornata nella casa dove imparano a vivere insieme, a capire come chiedere e offrire una mano. “Scopriamo che dove finisco io inizi tu e mentre giochiamo stiamo crescendo insieme” spiega l'autrice dello scatto.
Il terzo premio è stato assegnato a Margherita Nardi, che ha scattato una foto in Etiopia in cui si vede Andrea, un infermiere volontario mentre cura uno dei tanti bambini accolti settimanalmente dalle suore De Focauld, con cui l’associazione Gaom collabora da anni per offrire cure di primo soccorso e un po’ di nutrimento. “Ho scelto il suo nome anche per il titolo della foto non solo per elogiare il suo aiuto, sicuramente indispensabile, ma perché credo nell'importanza di dare valore al nome delle cose e delle persone, che è ciò che le rende uniche e vive” spiega Margherita Nardi.
“Queste foto raccontano la bellezza che sta dietro ai gesti di solidarietà che ogni giorno compiono i volontari, gesti che fanno bene alle persone che li ricevono ma anche ai volontari stessi. Questo concorso ha permesso ai giovani di soffermarsi a osservare il mondo del volontariato che sta intorno a loro, a coglierne le sfumature e quegli aspetti che lo rendono un cardine della nostra comunità” afferma il presidente della delegazione Cesvot di Siena Benedetto Parisi.