Il ricordo del presidente della Regione Toscana
Addio ad Aldo Agroppi, simbolo del calcio e volto irriverente dello sport italiano
La Toscana e il mondo del calcio piangono oggi la scomparsa di Aldo Agroppi, figura iconica del panorama sportivo nazionale. Nato a Piombino il 14 aprile 1944 e venuto a mancare nella stessa città il 2 gennaio 2025, Agroppi lascia un'eredità indelebile come calciatore, allenatore e opinionista, unendo passione, talento e un’irriverenza che lo rendeva unico.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, lo ricorda con parole commosse: "Quella della scomparsa di Aldo Agroppi è una notizia che rattrista non solo la giornata ma la vita. Con uomini come lui se ne vanno pezzi della nostra esistenza. Fai buon viaggio, Aldo, la Toscana è orgogliosa di averti avuto come figlio."
Cresciuto calcisticamente nel Piombino, Agroppi approdò giovanissimo al Torino, squadra con cui legò il proprio nome negli anni Settanta, diventandone una bandiera. La sua carriera di calciatore lo vide anche protagonista al Genoa, alla Ternana e al Potenza, concludendosi al Perugia, dove vestì la maglia fino al ritiro. Non meno significativo il suo contributo alla Nazionale italiana, con cui collezionò cinque presenze.
Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Agroppi iniziò una nuova avventura come allenatore, guidando club prestigiosi come Pisa, Fiorentina, Perugia e Como, tra gli altri. Sempre diretto, mai incline a compromessi, portò anche nel ruolo di tecnico il suo carattere indomito e la sua schiettezza.
La sua vis polemica, unita a una naturale simpatia e al suo accento toscano, lo rese un volto ricercato nei salotti televisivi, dove divenne opinionista apprezzato e spesso provocatorio. Dalle emittenti regionali come Italia 7 e RTV 38 ai grandi palcoscenici nazionali di Rai e La 7, Agroppi commentò con passione e lucidità il calcio, facendosi amare dal pubblico anche per il coraggio di dire sempre ciò che pensava.