I cittadini indicano le priorità. Giordano: "I dati forniscono un quadro prezioso delle esigenze espresse sul territorio"
Sanità a Siena, parola ai cittadini: oltre 2.000 risposte al sondaggio del Comune
Siena, 16 giugno 2025 – Oltre duemila cittadini hanno partecipato al sondaggio online promosso dal Comune di Siena per raccogliere opinioni e suggerimenti sui servizi sanitari locali. I risultati, presentati oggi in conferenza stampa dall’assessore alla sanità Giuseppe Giordano, offriranno una base concreta per migliorare l’organizzazione della sanità sul territorio.
Attivo dal 29 gennaio al 15 marzo 2025 sul sito del Comune, il questionario aveva l’obiettivo di capire cosa pensano davvero i cittadini: cosa funziona, cosa manca, dove intervenire. “Abbiamo voluto ascoltare chi ogni giorno si confronta con il sistema sanitario – ha spiegato Giordano –. I dati raccolti ci aiuteranno a fare scelte più consapevoli, basate sui bisogni reali della popolazione”.
Chi ha risposto
Tra i partecipanti, il 59,8% sono donne, il 37,8% uomini, mentre il 2,4% ha preferito non specificare il genere. La fascia d’età più rappresentata è quella tra i 51 e i 70 anni (53,3%), seguita da quella tra i 36 e i 50 anni (25,8%).
Il livello di istruzione è alto: quasi la metà (48,7%) ha una laurea, e oltre il 42% un diploma superiore. Il 26,5% lavora nel settore privato, il 24,6% è impiegato nel pubblico, e l’11,9% opera direttamente nella sanità.
Cosa è emerso
Uno dei temi principali riguarda il policlinico Santa Maria alle Scotte: per il 43,5% serve un forte investimento, mentre un altro 43,7% è d’accordo in modo più moderato. Solo il 2% ritiene che non siano necessari cambiamenti.
Sulla possibilità di costruire un nuovo ospedale, però, i cittadini sono divisi: quasi la metà (48,3%) non ne sente il bisogno, mentre il 51,7% si dice più o meno favorevole.
Molto chiara invece l’opinione sulla medicina territoriale, cioè i servizi di base come medici di famiglia, consultori e ambulatori locali: oltre il 90% pensa che vadano potenziati.
Anche sulla spesa pubblica in sanità c’è forte insoddisfazione: il 49,2% crede che i fondi non vengano usati in modo corretto. Il giudizio negativo si estende anche all’Ausl Toscana Sud Est: per il 60,5% dei partecipanti la qualità del servizio non è migliorata da quando è stata istituita.
Infine, molti segnalano un problema di fuga di professionisti: il 78% pensa che medici e operatori qualificati non vengano valorizzati abbastanza e tendano ad andare via.
L'assessore Giordano ha sottolineato che questo sondaggio rappresenta solo l’inizio di un percorso di ascolto e confronto con cittadini e operatori sanitari. I risultati completi saranno pubblicati e discussi nei prossimi mesi in incontri pubblici, con l’obiettivo di costruire una sanità più vicina alle reali esigenze del territorio.
“Rafforzare il dialogo con i cittadini – ha concluso Giordano – significa migliorare la qualità delle politiche pubbliche e restituire fiducia nelle istituzioni”.