ROBERTO BENIGNI INCANTA SIENA RECITANDO LA DIVINA COMMEDIA

News inserita il 07-09-2018 - Eventi Siena

"I poeti hanno inventato i sentimenti"

Fino a sabato 8 settembre si terrà a Siena il XXIII Convegno AIPI (Associazione Internazionale Professori di Italiano), organizzato dall’Università per Stranieri. La città in questi giorni è centro di un importante incontro “Le vie dell’italiano: mercanti, viaggiatori, migranti, cibernauti (e altro). Percorsi e incroci possibili tra letteratura, lingua, cultura e civiltà” che riunirà oltre trecento studiosi e alcune case editrici quali Franco Cesati, Carocci, Edilingua, Alma e Loescher. L’Associazione Internazionale dei Professori di Italiano (AIPI) è attiva dal 1975, ha sede a Bruxelles e si pone l’obiettivo di promuovere e tutelare l’insegnamento della lingua, letteratura e cultura italiana a tutti i livelli educativi e a tutte le latitudini. Ogni due anni organizza un convegno internazionale, che viene ospitato alternativamente in Italia e all’estero, con lo scopo di incentivare contatti, collaborazioni, scambi di ricerche ed esperienze tra insegnanti e studiosi in tutti gli ambiti dell’italianistica. Nell’ultimo incontro del 2016, tenutosi a Budapest, la professoressa Pierangela Diadori ha proposto Siena e l’Università per Stranieri come sede dell’appuntamento italiano del 2018 e la nostra città è stata scelta tra le altre candidate. “Una grande occasione per Siena” afferma il Rettore dell’Unistrasi Pietro Cataldi “che avrà l’opportunità di essere una piccola capitale di ciò che l’Italia rappresenta nel mondo. D’altra parte la città ha tutti i numeri per avere questo onore: due atenei, prestigiose istituzioni musicali, musei e accademie di prim’ordine. Far dialogare questo spazio con il mondo della globalizzazione è uno dei compiti dell’Università per Stranieri: un compito che svolgiamo quotidianamente e che, con questo convegno, assumeremo in una forma particolarmente efficace”. Tanti infatti sono i temi affrontati nei vari incontri: l’italiano della musica, dell’arte, della scienza, della letteratura, insieme alle lingue delle migrazioni, dei nuovi media, del cinema, della storia, del mondo del lavoro. I prossimi appuntamenti prevedono il 7 settembre, dopo la giornata di studio nelle aule dell’Ateneo, l’assemblea e la cena riservata ai soci nei locali dell’Accademia dei Rozzi e l’8 settembre nuove sessioni del convegno; in aggiunta, accanto a quest’ultime, per riprendere il tema dedicato al viaggio, sono state organizzate gite nelle terre di Siena e passeggiate lungo la via Francigena.

Ieri 6 settembre, nell’ambito degli appuntamenti del convegno dell’AIPI, si è tenuto l’incontro di Roberto Benigni con i soci, nel corso del quale l'artista ha incantato i presenti con la sua coinvolgente interpretazione e lettura dell’VIII canto dell’Inferno della Divina Commedia di Dante, attivando un’emozionante e spettacolare condivisione dell’amore per i versi del sommo poeta. Ad introdurlo sono stati il professore dell’Università Cattolica di Lovanio, Franco Musarra, che ha presentato il libro dell’attore Il mio Dante, e Peter Kuon. “La Commedia come la si insegna di solito a scuola e all’università” spiega il professore dell’Università di Salisburgo “è lettera morta. E rimane lettera morta finché non arriva qualcuno che la resuscita. Il miracolo che opera Roberto Benigni è di incarnarla. È capace di farlo perché è attore; trasforma la Commedia in una rappresentazione teatrale e mette in dialogo il mondo odierno con quello di Dante”. In seguito Benigni commenta e recita i versi su Filippo Argenti e i diavoli con un’interpretazione magnetica e un uso sapiente delle sfumature della voce e della prossemica, che permette al pubblico di immedesimarsi nell’umana perplessità, rabbia e paura di Dante e nel fluire musicale delle rime di questo capolavoro letterario. Un applauso scrosciante ed entusiasta, accompagnato da una standing ovation, consacra il successo della performance dell’attore.

Francesca Raffagnino

 

 

 

 

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