Il Sindaco ha risposto all'interrogazione della consigliera Gabriella Piccinni (gruppo Partito Democratico)
Restauro del Buon Governo: il Sindaco Fabio fa il punto sui lavori, ma non mancano le critiche
Siena – Durante il Consiglio comunale di giovedì 15 maggio, il Sindaco Nicoletta Fabio ha aggiornato l’aula sullo stato dei lavori di restauro del celebre ciclo del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti, ospitato nel Museo Civico. L’obiettivo, ha ribadito il primo cittadino, è quello di “rendere di nuovo pienamente visibile e visitabile l’opera, stabilendo un calendario di interventi realistico”, e di farlo mantenendo la sala accessibile, per quanto possibile, anche durante i lavori.
Il Sindaco ha ricordato che tutto è iniziato con l’istituzione di un “cantiere pilota” su un’area campione di ciascuna parete, deciso insieme alla Soprintendenza e all’Istituto Centrale per il Restauro (ICR). Questo primo step ha permesso di testare le metodologie di intervento, in particolare la pulitura laser, affidata alla restauratrice Anna Brunetto. I test sono stati eseguiti a febbraio di quest’anno sotto la supervisione di tecnici dell’ICR e della Soprintendenza.
La relazione conclusiva, ricevuta il 17 marzo, ha confermato che la pulitura laser ha dato buoni risultati, riuscendo a rimuovere strati resistenti e vecchi ritocchi senza danneggiare la superficie originale. Tuttavia, si consiglia di affinare ancora le tecniche, magari combinando la pulitura chimica con quella laser. Queste decisioni saranno affidate al Comitato scientifico che sta per essere formalmente costituito.
A tal proposito, Fabio ha annunciato che il Comune ha firmato una convenzione con l’ICR di Roma, che fornirà consulenze tecniche, scientifiche e di valorizzazione dell’opera. Sono stati anche coinvolti esperti delle università senesi, i cui nomi saranno ufficializzati a breve. Il Comitato, insieme a Soprintendenza e amministrazione, valuterà i prossimi passi. Intanto, la sala tornerà visibile non appena sarà smontato il ponteggio attualmente installato, operazione già avviata.
Il Sindaco ha anche precisato che l’intenzione dell’amministrazione, dopo la fase pilota, era quella di restituire la sala al percorso museale originale, ricordando che l’opera è stata concepita per essere vista da terra. Tuttavia, prima della riapertura, è stato deciso – di comune accordo con la Soprintendenza – di eliminare ogni traccia delle analisi svolte, motivo per cui le visite sono temporaneamente sospese.
Nei giorni scorsi, sono stati individuati tre restauratori che potranno valutare e quantificare gli interventi ancora da fare. L’idea è quella di lavorare in modo progressivo, affrontando una parete alla volta e mantenendo il sito accessibile al pubblico durante i lavori, in sicurezza e con l’ok dell’Ispettorato del lavoro.
Ma non sono mancate le critiche. La consigliera Gabriella Piccinni (PD) si è detta “non soddisfatta” della risposta ricevuta. A suo avviso, ci sono stati ritardi e contraddizioni: “Il Comitato scientifico – ha sottolineato – doveva essere operativo fin dall’inizio, non si può costituirlo a lavori già avviati”. Ha poi sollevato dubbi sulla chiarezza degli interventi: “Prima si parlava di semplice pulitura, ora non è chiaro se sarà un restauro vero e proprio. Dopo tre anni siamo ancora in una fase interlocutoria”.
Piccinni ha criticato anche il linguaggio usato in comunicazioni recenti: “Non si possono chiamare ‘buchi’ quelli che sono saggi stratigrafici. Le parole pubbliche su questi temi devono essere precise”. E ha concluso con una riflessione amara: “Si parla tanto di innovazione e tecnologie digitali, ma dopo tre anni non c’è ancora una svolta concreta. Siena non può vivere solo di conservazione, ma nemmeno senza una vera politica di tutela del suo patrimonio. Il Buon Governo è, dopo il Duomo, la nostra opera più importante. Va trattata come tale, con tempi certi e visione chiara”.