L'ex area sportiva venduta dal Comune giace in stato di abbandono. I gruppi consiliari chiedono trasparenza sull'operazione e un piano concreto per restituirla alla cittadinanza
Il "campino" fuori Porta Ovile abbandonato: PD e Siena Sostenibile chiedono chiarezza all'amministrazione
Un tempo spazio vitale per il quartiere, punto di ritrovo e gioco per i giovani di Ravacciano, oggi l’ex “campino” fuori Porta Ovile versa in uno stato di totale abbandono. Sono trascorsi tre anni da quando l’area, di grande valore strategico tra il centro storico e la valle verde di Ravacciano, è stata ceduta dal Comune a un soggetto privato per poco più di centomila euro. Da allora, nulla è cambiato, se non il crescente senso di degrado.
A riaccendere i riflettori sulla vicenda, come si legge nel comunicato, sono i gruppi consiliari del Partito Democratico e di Siena Sostenibile, che hanno presentato una nuova interrogazione rivolta al Sindaco di Siena Fabio. L’obiettivo: fare chiarezza sulla sorte dell’area e sollecitare un impegno concreto per restituire lo spazio sportivo alla cittadinanza.
Nella loro iniziativa, i consiglieri ricordano come già il progetto partecipativo ConVerSi, promosso dall’amministrazione comunale lo scorso anno, avesse messo in luce – tramite le voci dei cittadini – la necessità di riattivare gli impianti sportivi ormai dismessi. Eppure, a distanza di mesi, tutto è rimasto fermo. Anche una precedente interrogazione del PD, risalente al febbraio 2022, aveva sollevato dubbi sulla legittimità della cessione a soggetti privati di un’area catalogata come pubblica.
Nel frattempo, sollecitati dai residenti, i rappresentanti di Siena Sostenibile hanno rilanciato il dibattito. Ora, con questa nuova iniziativa, si chiede all’amministrazione di chiarire se la vendita sia stata realmente finalizzata, quali eventuali progetti di riqualificazione siano stati presentati, e perché, nonostante il tempo trascorso, l’area continui a restare inutilizzata e lasciata al degrado.
Una vicenda che riapre il tema del rapporto tra spazi pubblici, comunità e scelte urbanistiche, in una città dove ogni angolo può fare la differenza.