POGGIBONSI, RUBA MONETE DA SLOT MACHINE: DENUNCIATO DAI CARABINIERI

News inserita il 24-04-2016 - Cronaca Siena

Un cinquantenne, dipendente dal gioco, si è "vendicato" delle tante giocate perse al videopoker.


Alla faccia del giuspositivismo, forse mirava a una “giustizia sostanziale” Ernesto (il nome è di fantasia), siciliano cinquantenne residente a Poggibonsi, che è solito lasciarsi irretire dalle macchinette slot e videopoker, perdendo regolarmente del denaro.

Di sicuro, una qualche giustificazione morale Ernesto se l’era data, e l’occasione era troppo ghiotta: in quella odiosa macchinetta ci aveva perso l’anima dei soldi ed ora, quella, era li aperta ed esanime, quasi a voler sfottere le proprie vittime. L'uomo che la stava sistemando e preparando per le future performances, aveva estratto molte manciate di monete e le aveva racchiuse in dei sacchetti che stazionavano inermi sulla fiera meccanica. La ragazza del bar sembrava distratta e con un po’ di rapidità un sacchetto poteva essere sottratto. La tentazione era stata troppo forte e così Ernesto ha afferrato rapidamente un sacchetto ricolmo di monete da uno e due euro e lo aveva infilato in tasca, eclissandosi poi dalla porta più vicina. 

Il ragazzo della manutenzione non era però svagato tanto da rendersi subito conto dell’assenza di uno dei contenitori. La ragazza non si era accorta di nulla ma conosceva il nome di battesimo di quello sfortunato avventore che era anche l’unico cliente presente nell’esercizio pubblico in quegli istanti. 

Dopo la denuncia-querela, i Carabinieri della Stazione di Poggibonsi avevano in mano un nome e una descrizione dell’uomo dalla mano lesta e questi elementi, in una cittadina dove ci si conosce tutti, possono bastare. Sentiti alcuni frequentatori di quel bar, i militari dell’Arma arrivavano spediti a casa di Ernesto cercando di farlo ragionare, mostrando una qualche forma di umana comprensione nei suoi confronti. I fatti erano però contro di lui, lo identificavano e lo deferivano così alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena per il reato di furto. La refurtiva, però, non poteva essere rinvenuta. Forse Ernesto se l’era già giocata in qualche altra slot machine.

 

 

 

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