Il progetto di restyling della zona continua a far parlare i poggibonsesi
"Non sono malato ho solo bisogno di cure, non abbattetemi!" Questo accorato appello è stato scritto su alcuni cartelli attaccati ai tronchi dei cedri del Libano della piazza della Stazione ferroviaria a Poggibonsi, ultima iniziativa in ordine di tempo del comitato popolare nato a loro tutela. Il progetto di ristrutturazione di Piazza Mazzini a Poggibonsi prevede il completo rifacimento dell'area con una nuova organizzazione degli spazi, per migliorare l'interscambio tra gli autobus urbani, extraurbani e i treni; inoltre i parcheggi sarebbero spostati in altre aree circostanti, mentre gli alberi presenti, circa una trentina, verrebbero abbattuti e ripiantati al termine dei lavori. L'opera attesa da molto tempo dalla cittadinanza ha incontrato la forte opposizione degli abitanti del centro storico e delle zone limitrofe all'idea proposta dall'amministrazione di dover abbattere tutti quegli alberi.
Da alcuni mesi è attivo un comitato popolare che sta raccogliendo le firme da portare al sindaco e agli amministratori per chiedere di rivedere il progetto, cercando una soluzione alternativa che salvi in particolare i cedri che furono piantati sessanta anni fa quando la piazza fu ricostruita dalle distruzione della Seconda guerra mondiale e per questo ritenuti storici e degni di preservazione. A sostegno di questa tesi il comitato ribadisce la perfetta salute delle piante, riconoscendo che hanno bisogno di una potatura e di una sistemata, non di un abbattimento definitivo. L'ultima iniziativa in ordine di tempo è la comparsa di cartelli attaccati ai tronchi dove i cedri stessi hanno avuto la parola se così si può dire.
La vicenda ricorda molto da vicino quella accaduta lo scorso anno a Colle Val d'Elsa quando i cittadini si opposero all'abbattimento dei platani di piazza Scala, anch'esso previsto in un intervento di restyling, bloccato in seguito proprio dall'opposizione della cittadinanza che chiedeva di preservare quegli alberi. Vedremo nei prossimi mesi se i cedri del Libano poggibonsesi avranno la stessa fortuna oppure no.
Filippo Landi