PERMESSO ZTL NEGATO AD UN RESIDENTE DEL CENTRO STORICO DI SIENA

News inserita il 08-12-2024 - Attualità Siena

La segnalazione che riceviamo e pubblichiamo

Un cittadino, residente nel cuore del centro storico di Siena da una vita, denuncia un’ingiustizia che solleva interrogativi sulle politiche di gestione delle ZTL e sulla difficoltà crescente di vivere nei centri storici delle città d’arte.

"In un momento storico in cui i centri storici delle città d’arte subiscono uno svuotamento progressivo dei residenti a causa dei costi eccessivi delle abitazioni, dell’assalto dei B&B e di disagi di vario genere, mi trovo privato della possibilità di transitare e parcheggiare nella zona ZTL di competenza del mio domicilio", spiega il cittadino, che ha deciso di condividere pubblicamente la sua vicenda.

La motivazione del diniego, come comunicato dall’amministrazione comunale, è legata al fatto che il residente non possiede un’autovettura di proprietà, utilizzando invece, in prestito d’uso occasionale, i veicoli di aziende, università e altri enti per cui lavora. Nonostante ciò, il residente rientra a Siena nei fine settimana, desiderando poter usufruire dei diritti che spettano a un residente normale.

"Ho inviato una comunicazione formale all’Assessore competente e, per conoscenza, al Sindaco, sottolineando l’ingiustizia di questa decisione. Purtroppo, temo che la complessità e i costi proibitivi della giustizia ordinaria possano scoraggiare molti cittadini dal far valere i propri diritti", racconta il residente.

Ecco la lettera inviata all'assessore e al sindaco Fabio:

"Egregio Assessore,

Egregio Dr. Tucci,

dopo essermi confrontato con Lei in data 3 u.s., è giunto oggi a conclusione il mio caso ("unico" in tutta la cittàdi Siena, a Suo dire), non previsto dall'attuale Regolamento e quindi da oggi al sottoscritto cittadino residente ènegato il permesso per transito e sosta nella ZTL di competenza (Camollia).

Credo che in un qualunque altro contesto (sicuramente più Privato che Pubblico) l'individuazione di casi unici ocomunque non contemplati da un qualsivoglia Regolamento (o similare) dovrebbe essere accolta conatteggiamento aperto e costruttivo, al fine di migliorare ed allargare (o stringere) le maglie di quanto predispostoe generare così pratiche d'avanguardia o, quantomeno, non ingessate al passato, ma posizionate sul presentese non altro per evitare interpretazioni fortemente critiche sul funzionamento degli Enti o delle Societàinteressate.

Alla fine tutti noi sappiamo che i Codici di Legge si adeguano al "nuovo" grazie alle sentenze dei Tribunali, puntualmente in divenire proprio per lo stretto ancoraggio con la vita reale, quella vera e non alle "gincane" diPalazzo: si usa dire infatti che i nuovi casi, le nuove sentenze "fanno poi giurisprudenza", ma evidentementenelle nostra Amministrazione Locale è molto meglio far finta di niente, evitare le eccezioni, cose di pochi equindi di poco valore nei computi quantitativi.

Certo essere aperti alla variabilità delle targhe degli autoveicoli delle Contrade, o delle Associazioni o diquant'altro porta molto più consenso di un unico cittadino da sempre residente nel centro città e che mai haavuto una autovettura di proprietà, quindi facilmente scaricabile con l'elegante battuta
"faccia ricorso, diavvocati ce ne sono in abbondanza".

Non mi dilungo, come vede ho scritto per conoscenza anche alla Dr.ssa Fabio, nella speranza che vogliaincontrarmi, magari incuriosita da un caso "unico" che potrebbe fare più rumore di un contenzioso giudiziario!

Nel ringraziarla, distintamente saluto"

 

 

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