PANDEMIA: "RISPETTARE LE NORME MA FONDAMENTALE PORSI DELLE DOMANDE"

News inserita il 24-05-2020 - Attualità Siena

Il rischio che non si possa più tornare alla completa normalità, è alto

Premesso che non siamo virologi e nemmeno scienziati ma possiamo ugualmente esprimere il nostro libero pensiero, con umiltà, su questo flagello dovuto al covid-19.
Mai nessuno avrebbe creduto che nel 2020 saremmo stati costretti, causa pandemia, a restare chiusi in casa per circa due mesi, potendo uscire fuori solamente per necessità con mascherine e autocertificazioni, privandoci anche dei nostri diritti e affetti più cari.

Nella prima fase l'Italia adotta una strategia del "tutto chiuso". Aziende, scuole, negozi chiusi (aperti solamente quelli necessari al fabbisogno della popolazione), parte così l'era dello Smart Working. Risultato? Economia al collasso. Altri paesi Europei invece sono meno restrittivi.

Si dice che la nostra nazione abbia adottato le misure più adeguate per combattere il virus ma i contagi salgono, le terapie intensive sono al collasso (Lombardia, Veneto, Piemonte) e purtroppo i morti raggiungono cifre inaspettate. Ma gli altri paesi dell'Unione ripartono prima di noi. È vero, si conosceva poco di questo virus ed è in questa FASE che virologi e non, fanno la fila in televisione nei Talk Show per spiegarci cosa bisogna fare, secondo il loro parere, per non essere contagiati.

Se ne sentono di tutti i colori e se qualcuno va contro il loro pensiero, ti attribuiscono il bollino di "complottista" o diffusore di "fake news". Parliamo de "Il Patto trasversale per la scienza" composto dal noto virologo Burioni. Questi signori dovrebbero ricordarsi che non c'è progresso se non ci si confronta con opinioni diverse. Addirittura nascono spot televisivi dove si dice di fidarsi solamente degli "Editori veri". E chi stabilisce quali sono quelli veri? Ci sono altri scienziati, alcuni anche famosi, che credono che il virus abbia altre origini e che si possa combattere con terapie diverse.

Perché non ascoltarli invece di far scattare querele nei loro confronti?

Forse perché con le loro scoperte non porterebbero guadagnare grosse case farmaceutiche? 

Lo scopo finale è sicuramente arrivare ad una vaccinazione di massa?

A quale scopo, se poi si narra che il vaccino muta e potrebbe non funzionare?

Perché si cerca di mettere il bavaglio come in uno stato di regime? Addirittura c'è il tentativo di oscurare alcuni blog, video su youtube ed anche alcuni giornali on line.

A questo proposito esiste questo link dove è possibile firmare: "il Manifesto del Patto per la Libertà di Espressione"


Poi scatta la follia. Addirittura vengono mandati in onda sulle tv nazionali, video di inseguimenti a persone che a sentir loro non avevano rispettato i DCPM emessi dal governo Conte (1 ogni 5 giorni), come se stessero commettendo dei gravi reati, scattano le multe. Si crea panico tra la popolazione.


Si passa alla FASE 2. Pian piano riaprono le aziende e le altre attività, con le dovute norme di sicurezza. Le persone possono tornare fuori indossando la mascherina e rispettando le dovute distanze. Insomma si ricomincia ad assaporare la normalità, o almeno così sembra.

Ma le attività rischiano di fallire ugualmente e non mancano le polemiche. Alcuni giorni fa, anche a Siena, ci sono state delle manifestazioni di protesta contro le restrizioni e la totale assenza di misure economiche da parte di questo governo che evidentemente, come dicono molti imprenditori, ha interesse ad avere milioni di disoccupati, fallimenti e famiglie alla fame.

Si vuole la ripartenza, ma soprattutto sui social si condannano gli assembramenti davanti ai bar. Qualcosa non torna. Come può ripartire l'economia se non ci sono i clienti? Un po' di coerenza da parte di tutti non guasterebbe. Lo sbaglio più grande che si potrebbe commettere, sarebbe quello di cercare le colpe fra la popolazione che, tutto sommato, soprattutto nella nostra città, ha sempre rispettato quello che gli è stato imposto dai decreti del governo.

A conferma, ci vengono incontro i dati dei contagi: la regione Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 269 ogni 100.000 abitanti (media italiana circa 379 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 536 casi x100.000 abitanti, Lucca con 350, Firenze con 341. Siena la più bassa con 164 contagi.

Il pensiero più grande va sicuramente alle famiglie che hanno perso i loro cari. Ma se dietro a questa pandemia ci fosse una strategia ben organizzata da parte dei "Poteri forti" per far crollare l'economia mondiale?

Pe concludere. Questo è un piccolo riassunto di una riflessione dove vengono poste delle domande, ce ne sarebbero molte altre ma non basterebbero le righe.

Fondamentale, ora, rispettare le norme di sicurezza, ma cercare anche di mantenere i nostri democratici diritti che sono stati sicuramente calpestati. Il rischio che non si possa più tornare alla completa normalità, è alto. Non sarà facile ma ripartiamo! E soprattutto ascoltiamo ogni libero pensiero!

L.C.

 

 

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv